Atm, la Corte dei Conti convoca il consiglio comunale. E il “superbilancio” è ormai pronto

Atm, la Corte dei Conti convoca il consiglio comunale. E il “superbilancio” è ormai pronto

Atm, la Corte dei Conti convoca il consiglio comunale. E il “superbilancio” è ormai pronto

mercoledì 06 Ottobre 2010 - 13:19

Ieri la commissione Partecipate ha deciso che sarà Melazzo a rappresentare Palazzo Zanca nell’audizione in Procura. Nell’azienda trasporti, intanto, è stato dato incarico ad una società primaria di revisione di certificare i conti

Quanti sono i debiti dell’Atm? E’ un quesito, questo, che ha tenuto banco per gran parte del dibattito politico a Palazzo Zanca quando in consiglio comunale si discuteva del bilancio di previsione del Comune. Un bilancio poi approvato non senza polemiche e con una grande incognita, appunto: i numeri dell’Atm. La delibera votata dal consiglio comunale, alla voce Atm, considerava solo la perdita d’esercizio del 2008 (poco meno di 700 mila euro) e la prima tranche di un contributo di 15 milioni spalmato nel bilancio pluriennale 2010-2012 e così suddiviso: 4 milioni per l’esercizio 2010, 5 milioni per il 2011 e 6 milioni per il 2012. Ma c’era chi, nella fattispecie il presidente della commissione Bilancio Giuseppe Melazzo (nella foto), di numeri ne tirava fuori altri, ben più pesanti ma documentati: 51 milioni di debiti.

Una cifra enorme, alla quale si arrivava sommando varie voci: 8 milioni di debiti verso fornitori, 1 milione per Inps scaduto, 300 mila euro per Irpef scaduto, 280 mila euro per ritenute delle paghe scadute, 400 mila euro per il Tfr dei dipendenti in pensione, 7 milioni di euro per la contribuzione anticipata dal Comune, 3 milioni per fornitori rateizzati, 1,8 milioni per Inps rateizzato, 3,3 milioni per Serit rateizzata, 3,5 milioni per un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, 3,9 milioni per il leasing degli autobus (scadenza 2017), 7,5 milioni per tesoreria, 335 mila euro per il finanziamento del progetto S.E.T. e 11 milioni per Tfr.

Il punto è che questi numeri non sono mai stati ritenuti “ufficiali” dall’amministrazione comunale. «Noi ci dobbiamo raffrontare sulle cifre forniteci dall’amministrazione», rilevavano giustamente i revisori dei conti. E l’amministrazione, a questo proposito, aveva pensato bene di “rinviare” il problema al 31 ottobre, data in cui, secondo quanto previsto da un’apposita delibera di giunta, veniva fissato il termine ultimo entro cui l’Atm dovrà presentare quello che viene definito bilancio straordinario, “munito di apposita certificazione contabile rilasciata da una primaria società di revisione”.

Quella data si avvicina, e dall’Atm fanno sapere che il “superbilancio” è pronto, confezionato e impacchettato, anche se i numeri che vi sono contenuti al momento sono top secret. Il commissario facente funzione di oggi, Giuseppe Russo, che all’Atm era giunto proprio in qualità di esperto in materia contabile, ha dato incarico, come prescritto, ad una società primaria di revisione di “certificare” i conti dell’Atm. Tempi rispettati, dunque, dopodiché la palla passerà al Comune, tenendo ben presente che entro il 31 dicembre bisognerà trasformare la disastrata azienda trasporti in Società per azioni, pena la perdita dei contributi regionali.

Sui numeri dell’Atm, però, vuol vederci chiaro anche la Procura della Corte dei Conti, “stuzzicata” dalle carte inviate a Palermo proprio da Melazzo. Di fronte ad una richiesta di chiarimenti, ieri la commissione Partecipate, presieduta dal finiano Nello Pergolizzi, ha stabilito di delegare proprio Melazzo per l’audizione che nelle prossime settimane (la data non è ancora stata stabilita) si terrà presso la Corte dei Conti. Una delega che non ha avuto il benestare del Pdl ma che, come spesso accade, è passata comunque grazie ai numeri in maggioranza di Udc, Pd e Futuro e Libertà.

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