Atm, i numeri di un'azienda in crisi

Atm, i numeri di un’azienda in crisi

Redazione

Atm, i numeri di un’azienda in crisi

venerdì 02 Novembre 2007 - 13:57

Facciamo le pulci al bilancio consuntivo 2006 dell'Azienda trasporti. Il direttore generale Conte: «L'opera di risanamento sta proseguendo»

«Il 2007 sarà l’anno del riscatto» dichiarava lo scorso dicembre Franco Providenti, presidente dell’Atm. E lo faceva in un momento particolarmente delicato per l’azienda, segnato dal clamoroso “no- del consiglio comunale al bilancio di previsione 2006. Un inghippo che, sostanzialmente, si riduceva ad un’incoerenza tra quanto l’Atm richiedeva al Comune, poco più di 16 milioni, e quanto effettivamente il Comune trasferiva, 13 milioni 698 mila euro, e che sarebbe stato di lì a poco risolto con un bilancio “riveduto e corretto-, nel quale la cifra coincideva proprio con quella dichiarata dal Comune, e il pareggio di bilancio era finalmente raggiunto. Il tutto grazie a ben 1,7 milioni di euro di “interessi legali- maturati sui crediti vantati nei confronti del Comune, più 1,4 milioni di contributi regionali, non rilevati nell’esercizio 2005. A questi si devono aggiungere ulteriori 263mila euro di interessi legali, stavolta non “straordinari-. Certo, circa 2 milioni di euro di interessi legali chiesti da una municipalizzata alla stessa amministrazione pubblica fanno riflettere e non poco. Sono cifre importanti, senza le quali il pareggio sarebbe stato irraggiungibile. E che fanno luce su quella che è l’attività vera e propria dell’azienda, che senza queste entrate vanterebbe un deficit di circa 1,3 milioni di euro. Un dato preoccupante, se si considera che rispetto al 2005 i contributi ricevuti dal Comune, dalla Regione e dallo Stato sono aumentati di 1,7 milioni.

GRATTA E SOSTA, PENSACI TU

Andando nel dettaglio dell’attività dell’azienda, si può notare che rispetto al 2005 i ricavi siano aumentati di 3,7 milioni, dovuti però agli abbonamenti agevolati, alla pubblicità, ai contributi statali e di altri enti e soprattutto ai gratta e sosta, che fanno registrare un segno “+- vicino al milione di euro. A preoccupare, però, sono i dati relativi alla vendita dei biglietti e degli abbonamenti ordinari e alla multe ai passeggeri. Rispetto al 2005, i ricavi dai titoli di viaggio sono scesi di quasi 219mila euro, mentre meno rilevante ma comunque significativo è il segno “– degli abbonamenti ordinari (15mila euro). Da sottolineare, soprattutto, i numeri delle multe: 61mila euro i ricavi a questa voce nel 2005, 38.516 nel 2006. Considerando che una multa ammonta a 45 euro, nell’intero 2006 sono state comminate circa 856 multe, dunque considerando i giorni lavorativi più o meno 3,5 al giorno. Una miseria. Vogliamo ricordare che proprio nei giorni scorsi il presidente Providenti intervenne sull’argomento, annunciando l’istituzione di due coordinatori che avrebbero “guidato- una squadra di verificatori, proprio per fronteggiare il problema portoghesismo. Coordinatori scelti per la loro particolare efficienza rispetto agli altri colleghi, uno dei quali è stato anche licenziato. Visti i numeri, c’è da credere che abbiano lavorato solo loro. In sintesi, fa riflettere un dato: la somma dei ricavi dai biglietti e dagli abbonamenti ordinari (1.752 euro) arriva per un pelo a coprire le spese che l’azienda deve affrontare per il tram, 1.742 euro.

PREVISIONI NON AZZECCATE

Importante il divario tra quanto scritto nel bilancio di previsione 2006, quello in sostanza approvato, dopo la prima bocciatura, dal consiglio comunale, e quanto invece riportato nel consuntivo. In totale, si prevedeva un ricavo dal valore di produzione di 39 milioni 756mila euro, a fronte, invece, di un reale introito di 34 milioni 602mila euro. Ad esempio, in un primo momento si prevedeva un incasso dalle multe di 210.000 euro, cioè 171mila euro in più di quanto effettivamente incassato. O ancora, dai biglietti si pensava di ricevere 1 milione 138mila euro in più di quanto invece risulta, e discorso analogo si può fare per gli abbonamenti ordinari e agevolati, per i servizi speciali e per i proventi dalla gestione del Cavallotti. Gli unici sorrisi, anche qui, sono giunti dai “gratta e sosta-, dalla pubblicità e dai proventi statali, con incassi maggiori rispettivamente di 99mila, di 110mila e di 883mila euro rispetto alla previsione. E’ utile specificare che anche per quanto riguarda i costi di produzione e le prestazioni di servizio le spese sono inferiori a quanto previsto, rispettivamente di 1 milione e di 3 milioni 845mila euro.

UNA QUESTIONE… PERSONALE

Come annunciato nei giorni scorsi dai sindacati, il 9 novembre ci sarà uno sciopero dei dipendenti Atm, a causa del mancato pagamento degli stipendi. E’ solo l’ultimo di una lunga serie di scioperi, sulla scia di un braccio di ferro che i sindacati stanno portando avanti da mesi, usando espressioni forti come, ad esempio, “gestione clientelare-. Anche qui, il bilancio consuntivo 2006 ci viene in aiuto. Il personale, rispetto al 2005, è aumentato di 18 unità, da 725 a 743. In particolare, ci sono più operatori di mobilità a contratto annuale e meno personale cosiddetto di “servizio movimento-. Ingente è l’aumento del costo del personale, che ad oggi ammonta a 26 milioni 970 mila euro: ben 2 milioni 726 mila euro in più rispetto al 2005, senza contare che nel bilancio di previsione si pensava ad una spesa di gran lunga inferiore (1,9 milioni in meno). Appare ancor più beffarda la spesa di ben 1 milione 676 mila euro affrontata per lo straordinario (comprese festività e accordo integrativo aziendale). Pochi mezzi in giro, dunque, ma più lavoro per i dipendenti. Uno dei tanti punti oscuri di un’azienda che appare sempre più in crisi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007