Adesso sono tutti in attesa delle decisioni finali di Sinatra
Aveva aperto le danze l’amministratore delegato Salvatore La Macchia, oggi lo snellimento del consiglio d’amministrazione dell’Ato3 si è completato. Altri tre consiglieri, infatti, si sono dimessi stamani, seguendo le orme di La Macchia che con il suo addio aveva inteso «agevolare il percorso previsto dalla Finanziaria 2007». La norma, infatti, prevede che le società partecipate riducano i propri Cda a tre componenti (a cinque nel caso in cui il capitale sociale raggiunga i due milioni di euro), e l’Ato3 anche dopo le dimissioni di Lamacchia ne contava ancora sei. Con le lettere di dimissioni giunte oggi a Palazzo Zanca, il nuovo Cda della società presieduta da Franco Barresi, che ha assunto anche l’incarico di amministratore delegato, è composto, oltre che dallo stesso Barresi, da Carmelo Romeo e Eduardo Omero.
Per le altre partecipate la situazione è meno complessa, in quanto l’Amam aveva bruciato i tempi e si era adeguata, riducendo il numero dei propri consiglieri da nove a cinque, già a novembre, e stessa cosa ha fatto più avanti Messinambiente, il cui Cda conta adesso tre consiglieri. Discorso diverso per Atm e Istituzione dei Servizi Sociali, i cui rispettivi presidenti e consiglieri sono stati mandati a casa direttamente da Sinatra, che ha poi provveduto a nominare relative commissioni commissariali. Resta da vedere quali saranno, adesso, le decisioni dello stesso Sinatra in merito agli attuali assetti delle partecipate, per le quali sono state convocate in questa settimana le assemblee dei soci. Da mesi tira aria di azzeramento e potrebbe essere giunto il momento della resa dei conti.
