Bertuccelli (PdCI) chiede verifiche della magistratura sui tagli, e sugli sprechi, nella scuola

Bertuccelli (PdCI) chiede verifiche della magistratura sui tagli, e sugli sprechi, nella scuola

Redazione

Bertuccelli (PdCI) chiede verifiche della magistratura sui tagli, e sugli sprechi, nella scuola

giovedì 09 Ottobre 2008 - 09:45

E polemizza con Scilipoti (IdV) per sospetta incoerenza nei confronti di Berlusconi

La stangata più pesante dell’anno sulle speranze di lavoro dei giovani di tutta Italia. I tagli di assunzioni nella scuola, a partire da quelli nel sostegno, hanno fatto scoppiare un caso nazionale, che in Sicilia assume un valore anche più grande, vista la crisi occupazionale. Tanto che è ancora vivo lo scontro politico e sindacale sulla vicenda. Oggi il segretario provinciale del PdCI Antonio Bertuccelli critica il segretario regionale dell’Mpa, Nicola Leanza, perché «grida a destra e a manca contro i tagli ai posti di sostegno, ma dimentica di dire che essi sono stati deliberati, in sede di legge finanziaria, dal governo Berlusconi, del quale il suo partito fa parte».

I parlamentari dell’Mpa hanno votato a favore o contro il decreto sulla scuola approvato dal Parlamento in questi giorni, si chiede Bertuccelli.

Non ci sono notizie, inoltre, rileva il segretario, riguardo alla seconda convocazione, che era stata ventilata dal presidente della Regione Raffaele Lombardo per il 10 ottobre, per il recupero di una trentina di cattedre di sostegno – a fronte di 166 posti tagliati nella nostra provincia.

Intanto in città si è registrato l’intervento del dirigente scolastico del liceo -La Farina- di Messina, Pio Lo Re, nel corso dell’incontro di settembre tra il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Gustavo Ricevuto, e i capi d’istituto di tutta la provincia. Lo Re ha domandato se sono stati commessi -errori- nei tagli ai posti di sostegno. «Il Partito dei Comunisti Italiani – soggiunge Bertuccelli – si permette di girare la domanda alla magistratura messinese».

Ma nella scuola messinese non ci sono solo tagli, ma anche sprechi, soprattutto negli affitti. «Antonino Smiroldo (preside dell’Ipsia di Barcellona) – ricorda Bertuccelli – rivela che la Provincia regionale di Messina versa più di 116.000 euro l’anno ai frati Cappuccini, per l’affitto di vecchi locali, in quanto non è possibile utilizzare al meglio i nuovi locali, recentemente costruiti a beneficio dell’Ipsia di Barcellona. Eppoi il governo urla contro gli sprechi nella scuola e, per rimediare, licenzia gli insegnanti.»

Anche su questo versante faccia luce la magistratura, conclude il segretario, augurandosi che la nomina del procuratore Guido Lo Forte «renda più incisiva l’azione dei giudici messinesi e che i cittadini non debbano rimpiangere i tempi lontani in cui il pm Aldo Cavallari metteva sotto processo il baronato universitario, senza guardare in faccia nessuno».

Di ambito nazionale, invece, la polemica contro l’onorevole Domenico Scilipoti (IdV), che prima ha dato del dittatore al premier Silvio Berlusconi e pochi giorni dopo ha dichiara che -è necessario creare un maggior senso di responsabilità, una più effettiva collaborazione tra i poli, bisogna essere aperti all’ascolto, pronti al dialogo senza nessuna chiusura-.

Insomma, conclude Bertuccelli, «un po’ di chiarezza da parte dell’onorevole: o dice che Berlusconi è un dittatore, e allora, da democratico, nessuna collaborazione, oppure, se è questa che vuole, non ci resta che pensare che le -aperture- di cui parla siano di omologazione».

Foto di Dino Sturiale

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