Il consigliere comunale dell’Udc sulla proroga del servizio affidato al Consorzio Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro “Ciro Menotti”
Le strade sono piene di buche, e questo è pacifico. Lo sono da anni, ma il Comune ha prorogato fino al 30 giugno il servizio affidato alla ditta che si occupa della manutenzione delle strade cittadine, il Consorzio Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro “Ciro Menotti” di Ravenna. E allora, si chiede il consigliere comunale dell’Udc Pippo Ansaldo, sarà forse il caso di verificare la qualità degli interventi eseguiti finora da questa ditta? «Buche, asfalto sconnesso e avvallamenti presenti nelle strade cittadine – scrive Ansaldo in una interrogazione – sia del centro che dei villaggi, sono causa sistematica di numerosi incidenti che, puntualmente, vengono denunciati all’Amministrazione comunale e costituiscono un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini».
«Tutto ciò – aggiunge – comporta disagio e pericolo per la circolazione dei pedoni, ciclisti ed autoveicoli, e costi che, anziché gravare su chi esegue i lavori stradali, gravano sulla pubblica amministrazione, ovvero sulla collettività. Tantissimi cittadini formalizzano continue lamentele, al punto di arrivare a costituire un comitato spontaneo di protesta cittadina. Si contano ormai numerose le richieste di risarcimento da parte di automobilisti che hanno subito danni alla loro auto a causa delle profonde buche presenti nelle strade cittadine, con notevole danno per le casse comunali, e anziché diminuire, la pericolosità delle strade è invece in progressivo aumento. Ancora peggio, accade in modo diffuso e verificabile che l’asfalto applicato per le riparazioni si sbricioli come terriccio, rendendo il fondo stradale ancora più pericoloso, in modo particolare per i motocicli».
Ansaldo chiede dunque al sindaco di «impartire le opportune disposizioni per effettuare uno scrupoloso controllo sui lavori stradali, al fine di verificare se gli interventi che la ditta appaltatrice ha effettuato sono rispondenti per qualità e numero alle condizioni previste dall’appalto e riscontrare di conseguenza se sussistono pertanto eventuali condizioni di inadempienza da parte della ditta stessa». Il consigliere “suggerisce” inoltre di «responsabilizzare maggiormente il dirigente e il dipartimento di competenza per sovraintendere e sorvegliare lo svolgimento degli interventi, perché questi corrispondano al capitolato d’appalto e garantiscano il decoro della città e, principalmente, l’incolumità dei cittadini».
