Buzzanca, il consiglio e -l'arma del dissesto-

Buzzanca, il consiglio e -l’arma del dissesto-

Redazione

Buzzanca, il consiglio e -l’arma del dissesto-

venerdì 14 Novembre 2008 - 14:36

Un incontro, quello di ieri tra il sindaco e il Pdl, che ha lasciato più di qualche dubbio. La maggioranza sembra non aver risolto i suoi problemi

Come ovvio che ci si attendesse, la riunione tra il sindaco Buzzanca e i consiglieri del Pdl ha avuto i suoi risvolti. Da quanto è emerso nella serata di ieri, nessuno degli argomenti che avevano riempito le cronache politico-amministrative delle ultime settimane è stato trattato dal sindaco: niente caso -Scoglio-, niente Servizi Sociali, neppur un accenno alla -sfiducia- al consigliere -ribelle- Pergolizzi. Molto probabilmente però, la notizia più importante non era emersa per via di un accordo preso tra i partecipanti. Ma stando alle dichiarazioni dello stesso Pergolizzi e poi confermate dai fatti di oggi, un -caso- è stato discusso, e come…

Il primo cittadino infatti, ha portato a conoscenza dei consiglieri del Popolo della Libertà la grave difficoltà in cui versano le casse del Comune. Una situazione tale da far temere anche il dissesto finanziario, ipotesi reale o solo un pretesto per riportare i consiglieri sulla -retta via- comune? Buzzanca ha puntato l’attenzione sul buco di 120 milioni di euro (già previsto qualche tempo addietro), spiegando che farà di tutto per provare a quadrare i conti. Dovrebbe essere avviato un piano straordinario di dismissione di una porzione del patrimonio comunale, ma il primo cittadino spera anche di ottenere da Palermo o da Roma un prestito come avvenuto nel caso del Comune di Catania. Tutti elementi al centro del tavolo odierno della commissione bilancio, alla quale ha partecipato anche l’assessore Orazio Miloro.

Intanto le questioni politiche sembrano essere rimaste aperte. Quello che in un primo momento era apparso come un incontro per risolvere i problemi interni ad Pdl, si è presto trasformato in un appello al senso di responsabilità in corrispondenza di un momento che è assolutamente particolare per l’amministrazione. In molti stamattina a palazzo Zanca si sono chiesti allora, perché pubblicizzare la cosa? Non sarebbe stato meglio chiarire questi passaggi al -buio- dell’opinione pubblica? O forse si è trattato di una strategia per puntare il mirino su una questione importante tanto da distogliere l’attenzione dagli scontri -partitici- in aula e reindirizzare tutti verso una direzione univoca? Un pretesto insomma.

In tal senso Buzzanca, dopo il faccia a faccia con i -suoi- avvenuto ieri, pare abbia intenzione di mettere al corrente della difficile situazione di palazzo Zanca tutti i consiglieri, anche quelli dell’opposizione. Opposizione che anche in questa occasione si è fatta sentire poco, nonostante il campo d’azione apparisse abbastanza ampio. A mancare probabilmente la forza e la determinazione delle segreterie politiche, che potevano cavalcare l’onda di una maggioranza che cerca di galleggiare anche se il mare è evidentemente mosso. Solo Barbalace e Caprì hanno deciso di prendere una posizione decisa, probabilmente sotto forma di ordine del giorno, che dovrebbe essere resa nota a breve. Ma attenzione perché i -lividi- potrebbero rimanere con le altre forze delle maggioranza. Resta in piedi il così definito caso -Scoglio-, con D’Alia che ha invocato le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici e Buzzanca ha già chiarito che non interverrà, almeno non lo farà in consiglio comunale. Con l’Mpa è invece ancora aperto il -fronte- tra Nello Pergolizzi e il presidente del consiglio comunale Pippo Previti. L’impressione è che fin quando i parlamentari di riferimento non si pronunceranno, tutto dovrebbe rimanere incubato dietro uno scudo di -minilitigiosità repressa-. Per questo Buzzanca dovrà mediare anche con i colleghi di timone, ricordando che in consiglio quindici consiglieri non fanno la maggioranza.

In basso correlato l’articolo sull’intervento di Miloro in commissione Bilanzio

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