Buzzanca e le dimissioni minacciate. Il Pd: «Utilizza il ruolo di sindaco per sparare contro Lombardo»

Buzzanca e le dimissioni minacciate. Il Pd: «Utilizza il ruolo di sindaco per sparare contro Lombardo»

Buzzanca e le dimissioni minacciate. Il Pd: «Utilizza il ruolo di sindaco per sparare contro Lombardo»

mercoledì 01 Dicembre 2010 - 09:44

Grioli dopo le dichiarazioni di ieri con cui il sindaco ha paventato le dimissioni se si dovesse realizzare la discarica a Pace: «Il consiglio comunale gli ha dato un mandato, ritiri il bando dell’Ato3, non è vero che commetterebbe un reato»

«O me o la discarica», suona più o meno così la provocazione lanciata ieri dal sindaco Giuseppe Buzzanca. «Se la fanno, mi dimetto», la minaccia, rivolta non tanto al consiglio comunale, che ha già dimostrato e in maniera numericamente importante di non pensarla come il sindaco da questo punto di vista, ma al presidente della Regione Raffaele Lombardo, perché è lui che «se vuole la discarica può farla anche domani mattina». Lui in quanto commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia. Lui in quanto nemico giurato, ormai, di Buzzanca, drappo rosso alla vista del toro. Ecco perché anche la “bomba” di ieri può essere letta anche come una nuova, ennesima puntata dello scontro all’arma bianca tra il sindaco (che a Palermo è all’opposizione del governo) e Lombardo. La legge certamente così Giuseppe Grioli, segretario comunale del Partito democratico (che invece a Palermo, va ricordato anche questo, è alleato di Lombardo).

«Buzzanca – afferma Grioli – continua a fare il deputato regionale senza occuparsi dei problemi della città. Continua ad utilizzare il ruolo di sindaco per sparare contro la Regione dove si trova ad occupare gli scranni dell’opposizione. Questo dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che deve sciogliere la sua incompatibilità oggi confermata da una sentenza del tribunale di Messina. Il consiglio comunale gli ha dato un mandato chiaro ed il sindaco pur conoscendo la legge continua a dire che il bando per l’affidamento del servizio di igiene cittadina è stato dettato dalla norma. Addirittura dichiara che avrebbe commesso un reato se non lo avesse fatto. Non è vero. Il sindaco mente perché la gara per affidare il servizio è una precisa scelta politica di cui se ha il coraggio si deve assumere tutta la responsabilità. Troppo comodo dire che la legge non lasciava altra scelta. Non è vero, la stessa legge dispone, lo ribadiamo, che il servizio può essere affidato anche a società a partecipazione mista pubblico-privato purchè il socio privato venga individuato con gara ad evidenza pubblica».

«Il Partito democratico – prosegue Grioli – nell’ordine del giorno votato a maggioranza in consiglio comunale ha individuato proprio questa strada alternativa. Il sindaco deve spiegare ai messinesi perché non ha scelto la strada dell’individuazione del socio privato di Messinambiente. Perché ha scelto di eliminare una società al 99% del Comune di cui lo stesso dovrà assumersi 30 milioni di euro di debiti. Perché affidare il servizio a privati? Poteva scegliere un’altra strada e non lo ha fatto. E’ una scelta che oggi viene messa in discussione visto l’odg approvato in consiglio comunale». Ordine del giorno, è d’obbligo ricordarlo, approvato grazie ai voti favorevoli dell’Udc, di Fli e dell’Mpa, con l’inusuale espressione di voto anche da parte del presidente del Consiglio Pippo Previti, che ha scatenato le ire del capogruppo del Pdl Pippo Capurro e di Ivano Cantello di Sicilia Vera (Forza del Sud).

Tornando a Grioli, secondo il segretario del Pd «Buzzanca dovrebbe avere il coraggio di presentarsi dinnanzi al civico consesso invece di fare dichiarazioni estemporanee in presenza dei consigli di quartiere che denunciano l’abbandono di ogni politica di manutenzione delle strade e del verde e l’inganno che è stato posto in essere ai danni delle circoscrizioni alle quali era stato promesso lo stanziamento di fondi a loro disposizione. Il sindaco sta giocando sulla pelle dei messinesi e vuole scaricare sulla regione le sue responsabilità. Spieghi come sono stati spesi i soldi per la riqualificazione delle piazze della città. Il sindaco ha cercato di giustificare l’assenza di programmazione di manutenzioni con lo spauracchio di aver evitato l’emergenza rifiuti. Come? Provocando contenzioso tra Ato e Messinambiente con decreti ingiuntivi e citazioni in giudizio per milioni di eruo? Il sindaco pensa di continuare a proporre il governo della demagogia e della strumentalizzazione. Continui pure ma assicuriamo che verrà presto smascherato perchè i messinesi sono molto più intelligenti di quanto il sindaco creda».

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