Buzzanca-Genovese, programmi a confronto. Tanti i punti in comune, poche le differenze

Buzzanca-Genovese, programmi a confronto. Tanti i punti in comune, poche le differenze

Redazione

Buzzanca-Genovese, programmi a confronto. Tanti i punti in comune, poche le differenze

giovedì 29 Maggio 2008 - 14:52

Punti di vista diversi sul Ponte, ma idee a volte identiche su diversi aspetti. Due coalizioni, due facce della stessa medaglia. E ricordate quando Genovese era assessore provinciale nella giunta… Buzzanca?

Hanno presentato le rispettive squadre di governo lo stesso giorno, martedì scorso, consegnando entrambi ai giornalisti delle carpette stampa di identico colore e dal “format- grafico molto simile. Ma anche aprendo quelle carpette, approfondendo alcuni punti del programma, ma se vogliamo anche andando a rileggere le pagine del passato dei trascorsi politici loro e delle rispettive coalizioni, ci si accorge che le somiglianze e i punti in comune vanno anche oltre questi aspetti grafici. Parliamo, naturalmente, di Giuseppe Buzzanca e di Francantonio Genovese, 54 anni il primo, 40 ancora da compiere il secondo, candidati a sindaco rispettivamente del centrodestra e del centrosinistra con un grande aspetto in comune nel proprio recentissimo passato: sono gli ultimi due sindaci della città, entrambi dichiarati decaduti dal Cga di Palermo, seppur per motivi diversi (peculato d’uso per il primo, la storiaccia del Psi, in cui Genovese non c’entrava nulla, per il secondo). A lungo si è discusso, in occasione delle elezioni politiche, sulla vicinanza dei programmi di Pdl e Pd, nell’ottica della nascita di un grande centro, o comunque di due facce della stessa medaglia, sempre meno di destra e di sinistra, sempre più, appunto, di centro.

Così non si può fare a meno di ricordare che Genovese stesso, seppur per pochi mesi, fu assessore provinciale all’Agricoltura indovinate di chi? Proprio di Buzzanca, che della Provincia era il presidente. Genovese, nato e cresciuto nella Dc (proprio come il quasi coetaneo D’Alia e il rivale Lombardo), diventato politicamente “adulto- nel Ppi (nel quale ha militato l’attuale Mpa Lo Monte), adesso sfida nemici di oggi e “amici- del passato. Tra le sua fila non manca chi ha militato dall’altra parte della barricata. Pensiamo agli ex Nuova Sicilia come i vari Morano, Saglimbeni e Greco, oppure ai candidati al consiglio Abbate (ex assessore proprio di Buzzanca) e Cacace (consigliere nell’ultima amministrazione con l’Mpa). Anche con Buzzanca ci sono “ex- in gran numero, come Pippo Previti, oggi all’Mpa ma in passato consigliere del centrosinistra, Pippo Capurro, eletto tre anni fa con Forza Italia, passato alla Margherita e adesso tornato a casa base, Rosalia Schirò, cognata di Genovese che dalla Margherita è “saltata- nell’Udc prima e nell’Mpa poi, e ancora Alessandro La Cava, eletto col Pri, passato allo Sdi e adesso all’Mpa. Sono solo alcuni esempi, ma che rendono l’idea. Un’idea che si rafforza confrontando alcuni dei punti cruciali dei due programmi e dichiarazioni varie dei due candidati.

POTERI SPECIALI

BUZZANCA: «Ho grande stima del prefetto ma credo che sia una responsabilità, con tutti gli onori e gli oneri del caso, che debba prendersi il futuro sindaco eletto democraticamente dalla città».

GENOVESE: «I cosiddetti poteri speciali si rivendicano in capo al sindaco contro tutti coloro che tramano per delegittimare la politica a favore di ogni sorta di supplenza».

AREA INTEGRATA DELLO STRETTO

BUZZANCA: «Costituire con le coste frontistanti l’Area integrata dello Stretto, per lo sviluppo dei trasporti, il miglioramento dei servizi per i pendolari e gli studenti, il reperimento di risorse per la realizzazione della metropolitana del mare».

GENOVESE: «Occorre “ripensare- e “riposizionare- strategicamente la città dentro l’orizzonte dell’Area integrata dello Stretto, con un immediato bacino di utenza di circa un milione di abitanti, importante a livello nazionale e internazionale. Utile appare anche la realizzazione della metropolitana del mare».

ATTRAVERSAMENTO DELLO STRETTO

BUZZANCA: «Eliminare realmente ed in via definitiva i Tir dalla città e introdurre, comunque, una tassa per l’attraversamento dell’area integrata dello Stretto e della città di Messina».

GENOVESE: «Trasferimento all’approdo a sud di tutto il traffico da e per il continente. Pensiamo di introdurre un ticket sull’attraversamento dello Stretto di Messina che consenta la realizzazione di opere pubbliche senza alcun onere per i cittadini messinesi».

URBANISTICA

BUZZANCA: «Riqualificare tutte le coste, da Giampilieri a Ponte Gallo; riqualificare l’intera zona falcata, per fini turistici, di sviluppo della cantieristica navale e del tempo libero per la cittadinanza; migliorare, di concerto con l’Autorità portuale, la zona della Fiera e consegnarla alla fruizione dei cittadini; eliminare realmente ed in via definitiva i Tir dalla città; riqualificazione e rivivibilizzazione dei villaggi con particolare riguardo ai condomini rurali».

GENOVESE: «Ci impegneremo e batteremo per il recupero del water-front; l’interramento dei binari; lo spostamento a Sud di tutto il transito dei veicoli e dei mezzi pesanti da e per il continente; la bonifica della zona falcata; la conversione delle periferie urbane in nuove centralità a dimensione ottimale».

ATM

BUZZANCA: «Un problema grande risolvibile con il coinvolgimento dei privati e la nomina di un grande manager alla guida»

GENOVESE: «Il percorso è già tracciato e porta alla trasformazione in Spa con l’ingresso di un socio privato».

SICUREZZA

BUZZANCA: «Maggiore presenza delle forze dell’ordine nei quartieri e zone a rischio, con vigili, servizi sociali volontari e non».

GENOVESE: « Il sindaco deve essere promotore, attuatore e garante di una serie di iniziative volte ad aumentare le garanzie per la sicurezza dei cittadini, con particolare riguardo alle fasce più deboli e più indifese della nostra società. Nel perseguimento di tale obiettivo saranno coinvolte le associazioni di volontariato che operano sul nostro territorio, carabinieri e poliziotti in quiescenza, insieme a tutti coloro che vorranno offrire la loro collaborazione».

MACCHINA BUROCRATICA

BUZZANCA: «Snellire la burocrazia comunale»

GENOVESE: «La credibilità dell’azione amministrativa passa da un rinnovato impianto burocratico. Vi sono imperativi categorici».

RISANAMENTO FINANZIARIO

BUZZANCA: «Combattere l’evasione fiscale locale e trovare soluzioni all’insolvenza erariale; risanare negli anni il bilancio comunale e combattere l’insorgere di debiti fuori bilancio; pieno e tempestivo utilizzo delle risorse comunitarie; eliminare gli enti e le società di scarso rilievo sociale ed economico collegate al Comune; ridurre il numero dei consiglieri di Amministrazione per le partecipate; creare una società multiservizi per i servizi essenziali e primari che consenta la riduzione dei costi; prevedere la razionalizzazione dei costi del Comune per affitti di beni ed altro, utilizzando i beni propri ed alienando, senza svendere, il patrimonio disponibile con un piano trasparente nell’interesse delle casse comunali».

GENOVESE: «Al fine di continuare nell’opera di risanamento delle finanze comunali e di individuare fonti certe da cui trarre le risorse necessarie non solo al ripianamento dei debiti lasciatici in eredità dalle amministrazioni di centrodestra, si ribadiscono e si individuano le seguenti prime linee di intervento: (…) una più efficace azione di accertamento e riscossione dei tributi comunali; riordino delle società partecipate e riallineamento dei bilanci di quelle che vantano crediti; alienazione degli immobili comunali; taglio dei costi delle utenze, anche attraverso l’adozione di progetti innovativi in campo energetico (…)».

PONTE

Differenti i punti di vista sul Ponte. Si passa dal “sì senza se e senza ma- del centrodestra al “se proprio si deve fare…- del centrosinistra.

BUZZANCA: «Non un “nì- ma un “si- convinto. Non serve un referendum». Nel programma si legge: «Completamento delle infrastrutture in corso d’opera e Ponte».

GENOVESE: «Riteniamo prioritarie altre infrastrutture. (…) La costruzione del Ponte attiene a sfere decisionali che trascendono il contesto territoriale di riferimento. “Prima di tutto Messina- significa che anche quando si parla di Ponte è necessario che gli interessi di Messina vengano prima di tutto, prima di ogni altro interesse. Per questo motivo chiederemo al governo nazionale di istituire un tavolo di confronto permanente sulla realizzazione del Ponte, nell’ambito del quale discutere ed approfondire l’impatto sulla nostra città di questo manufatto, la natura e la quantità delle opere compensative, le effettive ricadute positive sulla nostra economia».

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