Carcere di Gazzi, il consiglio provinciale chiede l'intervento del Ministero della Giustizia

Carcere di Gazzi, il consiglio provinciale chiede l’intervento del Ministero della Giustizia

Carcere di Gazzi, il consiglio provinciale chiede l’intervento del Ministero della Giustizia

giovedì 26 Marzo 2009 - 15:27

Approvata la mozione di Tonino Calabrò. Emendamento di Cerreti: “Si autorizzi una commissione ispettiva che si occupi di verificare le condizioni igienico-sanitarie”

Il consiglio provinciale ha approvato ieri in aula una mozione sulle condizioni del carcere di Gazzi, primo firmatario Tonino Calabrò (Democratici-Autonomisti). Il consigliere autonomista ha portato a conoscenza il consiglio della protesta dei detenuti, che per più giorni hanno battutto con decisione sulle inferriate, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni rispetto rispetto alle gravi carenze della struttura. Al suo interno sono ospitati più di 400 detenuti (mentre la struttura ne può contenere circa la metà), tra i quali vi sono anche soggetti diversamente abili, per i quali i disagi descritti risultano certamente amplificati. Nello specifico esisterebbero celle di dimensione 2 x 4 metri, occupate da sei o sette persone e “cubicoli” occupati da tre persone con letti a castello (ivi compresi i carenti servizi igienici). Al sovraffollamento si aggiungono le pessime condizioni igienico sanitarie, dovute alla presenza di servizi assolutamente inadeguati, senza opportuna suddivisione all’interno delle singole celle già piccole e anguste, oltre che come detto sovraffollate.

Da tempo inoltre, non vengono riparati gli impianti di riscaldamento e ciò comporta ulteriori problemi di salute agli abitanti del carcere. E nel periodo estivo non esistono impianti di climatizzazione. All’esterno della struttura non esiste un locale adeguato per l’attesa dei familiari che vi si recano per i colloqui con i congiunti e sono costretti ad attendere per ore sotto una tettoia in balia degli agenti atmosferici.

I disagi ambientali riportati, non riguardino soltanto coloro che sono reclusi all’interno della struttura, ma anche il personale impiegato che svolge giornalmente con spirito di abnegazione il proprio servizio.

Per tutti questi motivi, Calabrò ha chiesto l’impegno dell’Amministrazione Provinciale, affinché si faccia portatrice del problema nei confronti dell’intera deputazione nazionale messinese. Inoltre si è chiesto al presidente della Provincia, di intervenire presso il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, affinché venga messo approfonditamente conoscenza della problematica del carcere di “Gazzi” con le possibili e relative soluzioni di merito.

La mozione è stata approvata con due emendamenti. Il primo firmato Carlo Cerreti (capogruppo Mpa), che ha chiesto di impegnare Ricevuto ad attivarsi affinché venga autorizzata una commissione ispettiva che si occupi di verificare le condizioni igienico-sanitarie e le attività socio-riabilitative all’interno delle carceri presenti nella provincia Messinese, composta dai capigruppo consiliari del comune e della provincia di Messina, o suoi delegati. Il secondo proposto da Francesco Andaloro (capogruppo Rifondazione), con il quale si chiede l’impegno a rendere fruibili i locali non utilizzati nel carcere di Gazzi e tutte le strutture ultimate da anni nel nostro Paese.

Per l’Amministrazione provinciale ha risposto l’assessore ai rapporti con il consiglio Michele Bisignano, che ha informato l’aula di una serie di iniziative già avviate. Tra queste, quella organizzata dall’assessore provinciale al Lavoro, Renato Fichera, in collaborazione con il Ministero della Giustizia-Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Ufficio Esecuzione Penale esterna di Messina, Idea-lavoro ed Italia Lavoro, che il 29 aprile si confronteranno in un convegno sulle: “misure alternative a Messina-percorsi di reinserimento lavorativo-. All’appuntamento parteciperà, tra gli altri, il Provveditore penitenziario generale per la Sicilia, Orazio Faramo, che farà anche visita alla Casa Circondariale di Gazzi per valutarne le condizioni. Prevista la presenza anche del senatore Salvo Fleres, garante dei detenuti per la Regione Sicilia.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007