L'avvocato ha ottenuto il 52,04% delle preferenze contro il 47,96 dell'uscente Italiano. Adesso dovrà trovare l'equilibrio politico nella propria squadra, all'interno della quale si trovano Mpa, Pd, Rifondazione, SeL e una parte del PdL. Attesa per il futuro della squadra di calcio
Carmelo Pino è il nuovo sindaco di Milazzo. Il candidato di Mpa, Pd, I love Milazzo, Uniti, Insieme si Vince, D&M, Città Attiva e Milazzo Futura ha raccolto 8.949 voti per una percentuale del 52,04%. Il suo avversario, l’uscente Lorenzo Italiano, sostenuto da Udc, La parola ai fatti, PdL, Milazzo chiama Milazzo, Udc-D’Alia, Impegno per Milazzo, Azzurri per Milazzo, 365 giorni a lavoro, Alleanza Milazzo, LeAli, La Coccinella, ha invece raccolto 8248 preferenze raggiungendo il 47,96%. Vittoria di misura dunque, che capovolge il risultato del primo turno, quando Italiano ottenne il 37,5% rispetto al 29,28% di Pino. Ad incidere evidentemente gli apparentamenti, visto che alle cinque liste a supporto del neo primo cittadino nel primo turno si sono aggiunte al ballottaggio le due del Partito Democratico e la lista ufficiale dell’Mpa (predentemente in corso a sostegno di Formica e Torre). Per Italiano una brutta battuta d’arresto che potrebbe anche lasciare il segno in casa PdL, dove la resa dei conti tra Nania e i sostenitori di Pino è gia cominciata da settimane. Neanche le undici liste a sostegno hanno fatto in modo che il risultato fosse la riconferma del primo cittadino che ha governato negli ultimi cinque anni. Anzi il mancato raggiungimento del quorum della lista ufficiale non ha fatto altro che alimentare le polemiche.
Il nuovo sindaco Pino, nato nel centro mamertino nel 1961, politicamente è stato consigliere Provinciale nel 1994, già primo cittadino di Milazzo dal 1995-2000, ha ricoperto nel quinquennio successivo la carica di assessore alla Provincia regionale di Messina con delega al personale e polizia provinciale. Conseguita la maturità presso il Liceo Scientifico “A. Meucci” e la laurea in Giurisprudenza presso l’Università agli studi di Messina nel 1987, ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della libera professione forense, superando il concorso nazionale per vice direttore delle II.DD. Dal 2002 opera nel comparto delle Autonomie locali come direttore di sezione.
Chiusa la fase elettorale, bisognerà cominciare a lavorare. In primis Pino dovrà porre le basi politico/istituzionali per l’attuazione dei punti inseriti nel programma. Importante risulterà capire di quale tenore saranno i rapporti con il consiglio (per buona parte composto da quella che oggi è l’opposizione) e soprattutto fare il punto sui nuovi equilibri determinati dai già citati apparentamenti, considerando che nella stessa squadra adesso si ritroverà una parte del PdL, il Pd, Rifondazione, SeL e l’Mpa. Questi gli assessori designati alla vigilia del ballottaggio: Gianfranco Nastasi, Peppino Codraro, Massimo D’Amore, Stefania Scolaro, Giuseppe Gitto e Mariano Bucca. Attesa anche per le sorti del Milazzo Calcio, per le quali il sindaco è chiamato ad intervenire per fare in modo che la città non perda la Lega Pro conquistata sul campo ma a rischio per le dimissioni -obbligate- del presidente Cannistrà.
