Comune. Sebastiano Tamà (Mpa) si autosospende dalla conferenza dei capigruppo per questioni di “spazio e privacy”

Comune. Sebastiano Tamà (Mpa) si autosospende dalla conferenza dei capigruppo per questioni di “spazio e privacy”

Comune. Sebastiano Tamà (Mpa) si autosospende dalla conferenza dei capigruppo per questioni di “spazio e privacy”

venerdì 28 Maggio 2010 - 14:48

Nella nota inviata al presidente del consiglio comunale Previti rivendica stanza, segretario e mezzi ad uso esclusivo del suo partito

Il capogruppo consiliare dell’Mpa, Sebastiano Tamà, ha deciso di autosospendersi dalla conferenza dei capigruppo. Con una nota ufficiale inviata al presidente del consiglio comunale Pippo Previti e per conoscenza al sindaco Giuseppe Buzzanca, l’esponente di centro-destra spiega le ragioni della sua scelta .

“Come si può chiedere ai cittadini messinesi di rispettare le Istituzioni – si chiede Tamà – quando le Istituzioni non rispettano se stesse? La domanda – continua il documento – trova sciaguratamente risposta nelle disattenzione e difficoltà politiche ed amministrative, con cui i rappresentanti Istituzionali eletti in Consiglio Comunale sono costretti quotidianamente a convivere.

Mozioni non discusse, interrogazioni abbandonate per mesi tra i punti da discutere in Consiglio Comunale, ordini del giorno “straordinari ed urgenti” che oramai hanno stagionatura da fare invidia ai più prelibati prodotti tipici dell’antica tradizione enogastronomica messinese, sono solo la punta di un iceberg di assoluta apatia dell’Aula”.

Tuttavia, a preoccupare il capogruguppo dell’Mpa non è solo la semi-paralisi della macchina consiliare. Ci sono anche problemi relativi alla condivisione di spazi con i ‘nemici’ politici, con conseguente ripercussione sulla privacy.

Andando oltre – scrive testualmente Tamà – si scopre che anche il diritto – dovere ad espletare il proprio mandato nei migliori dei modi, è fortemente messo in dubbio, con i Consiglieri comunali ammassati nelle stesse stanze, senza che vengano rispettati i basilari presupposti regolamentari e statutari del Comune di Messina. Di fatto il gruppo consiliare del MPA, è costretto sin dall’inizio del mandato a condividere la stanza al comune con altro gruppo e consiglieri, che nella loro evoluzione politica, oggi si ritrovano in posizione differente e potenzialmente divergente”.

Il riferimento, implicito, è al collega e compagno di stanza Ivano Cantello, recentemente migrato, insieme a Salvatore Serra (ex Risorgimento messinsese), al gruppo fondato da Cateno De Luca, Sicilia Vera.

Si capisce bene – puntualizza Tamà – che oltre al problema della condivisione o meno dei progetti politici, le mie personali perplessità nascono dalla mancanza assoluta di privacy e dal mancato rispetto del regolamento consiliare, che inequivocabilmente garantisce ai gruppi elettivi, ed a quelli costituiti in corso di mandato da almeno 3 consiglieri, stanza, segretario e mezzi informatici e telematici di supporto. Pertanto – conclude il capogruppo dell’Mpa – la decisione di sospendere la mia partecipazione dalla conferenza dei capigruppo, sino a quando non verranno ripristinati i basilari presupposti di rispetto di quanto sancito dal regolamento del Consiglio Comunale, e dalla buona prassi del quieto vivere istituzionale all’interno degli Enti”.

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