I Comunisti Italiani: «Insegnanti di sostegno, Messina sempre più penalizzata»

I Comunisti Italiani: «Insegnanti di sostegno, Messina sempre più penalizzata»

Redazione

I Comunisti Italiani: «Insegnanti di sostegno, Messina sempre più penalizzata»

sabato 30 Agosto 2008 - 10:08

La segreteria provinciale: «La magistratura valuti il comportamento del dirigente scolastico provinciale»

«La situazione occupazionale in provincia di Messina diventa sempre più drammatica». Lo afferma in una nota la segreteria provinciale del Partito dei Comunisti Italiani. Un problema che va accentuandosi: «Si è aggiunto, in questi giorni, il taglio di 166 posti di insegnante di sostegno, varato nell’ambito di tutta una serie di provvedimenti restrittivi dei livelli occupazionali nel settore del pubblico impiego. Questo taglio è stato più marcato nella nostra provincia, che pure è tra quelle italiane che hanno il maggiore tasso di disoccupazione. Oltre alla questione occupazionale, c’è un altro aspetto altrettanto doloroso: quello della negazione di assistenza adeguata a decine di disabili, che ne hanno diritto, secondo la legge, senza alcuna eccezione».

Il Pdci fa notare che «la protesta dei lavoratori e dei sindacati non è mancata (oggi un corteo ha attraversato le vie del centro, ndr) ma, a quanto riferisce la stampa, dall’altra parte si è fatto orecchie da mercante. I sindacati di categoria hanno stigmatizzato il comportamento del Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Gustavo Ricevuto, il quale si è reso a lungo latitante prima di ricevere una delegazione sindacale e, comunque, non ha dato tutti i chiarimenti richiesti. Pare addirittura che il Nostro sia stato più realista del re, effettuando in un solo colpo dei tagli che andavano -spalmati- in un triennio ed inoltrando agli organi superiori un numero di richieste di posti di sostegno (483) di gran lunga inferiore a quello proveniente dalle varie scuole della provincia».

«Il Partito dei Comunisti Italiani – prosegue la nota – esprime la propria solidarietà ai lavoratori in lotta, ai disabili colpiti dai provvedimenti restrittivi ed alla loro famiglie. Si dichiara disponibile a sostenerli in tutte le forme che si renderanno necessarie. Invita le altre forze politiche a scendere anch’esse in campo per la difesa di diritti inalienabili dei cittadini. Invita altresì la magistratura ad accertare se, in tutta la vicenda, la legge è stata rispettata e se, in particolare, ci sono stati favoritismi, visto che i tagli colpiscono prevalentemente e massicciamente la scuola elementare (dove il sostegno, per converso, è più necessario), che subisce una decurtazione di più di 100 posti rispetto ad un totale di 166 investiti dai tagli. Invita, ancora, i giudici a valutare il comportamento complessivo del Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, per verificare se da esso – o da quello di altri funzionari o di altre istituzioni pubbliche – emergano profili di reato, civile o penale. Fa appello a tutti i lavoratori perché si mobilitino, in quanto è in corso un attacco generalizzato, lanciato dal governo Berlusconi, ai livelli occupazionali ed ai diritti fondamentali conquistati in decenni di lotte».

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