Il Consiglio “indaga” sui debiti fuori bilancio: ecco la commissione d’inchiesta. I dirigenti sotto la lente

Il Consiglio “indaga” sui debiti fuori bilancio: ecco la commissione d’inchiesta. I dirigenti sotto la lente

Redazione

Il Consiglio “indaga” sui debiti fuori bilancio: ecco la commissione d’inchiesta. I dirigenti sotto la lente

venerdì 30 Gennaio 2009 - 08:18

La presiede Felice Calabrò del Pd. Intanto la prima e l’ottava commissione chiedono tutti gli atti sui nuclei di valutazione e gli emolumenti

Sono tante le critiche che si possono muovere a questo consiglio comunale, ma è giusto anche sottolinearne anche i meriti. Come quello di aver deciso di mettere il dito su una delle piaghe più dolorose del Comune di Messina, quella dei debiti fuori bilancio, e in più in generale dello strapotere che, in troppi casi, i dirigenti esercitano sulla macchina amministrativa, senza però mai renderne conto all’opinione pubblica.

Che l’andazzo fosse questo lo si era capito da tempo, ma nella seduta del consiglio svoltasi ieri sera si è consumato un passaggio chiave. Dopo la proposta lanciata qualche mese fa dal consigliere dell’Udc (Centro con D’Alia) Pippo Ansaldo, l’aula ha approvato l’istituzione di una commissione d’inchiesta sui debiti fuori bilancio, quello che, a ragion veduta, potremmo definire uno dei mali assoluti di Palazzo Zanca. La presiederà, come prassi vuole, un consigliere di minoranza, e sarà Felice Calabrò, il cui nome è stato accolto “quasi” all’unanimità (Marcello Greco, esponente anche lui del Pd, ma di area Letta, ha lasciato l’aula).

Ma la lente d’ingrandimento puntata sui dirigenti va oltre. Due giorni fa si è svolta la seduta congiunta della prima e dell’ottava commissione consiliare, Bilancio e Personale (presidenti Melazzo e Capillo), dal quale è venuto fuori un ulteriore segnale: sono stati richiesti tutti gli atti relativi ai nuclei di valutazione dei dirigenti dal 2004 al 2008, al regolamento dei criteri, alle relazioni dei dirigenti sugli obiettivi fissati e raggiunti. Il presidente dell’attuale nucleo, il segretario e direttore generale del Comune Filippo Ribaudo, ha spiegato che oggi si sta valutando il 2005. Non essendo ancora stati valutati gli ultimi tre anni, i dirigenti sono stati pagati con un acconto, con il paradosso che qualcuno potrebbe addirittura dover restituire somme al Comune. Il dubbio sollevato da alcuni consiglieri è il seguente: «Se siamo sull’orlo del dissesto, come è possibile che i dirigenti vengano premiati?». Già, com’è possibile?

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