Il leader regionale del Pd e segretario della Commissione Parlamentare Antimafia: «Le misure restrittive non riescono ad impedire ai mafiosi di gestire i loro interessi»
«Ancora una volta le forze dell’ordine hanno svelato un lucroso giro d’interessi tra mafia e politica, per la gestione di risorse pubbliche, dal quale emerge un dato preoccupante: la perdurante capacità della criminalità organizzata di servirsi per i propri fini illeciti dell’opera di amministratori locali». Questo il commento di Francantonio Genovese, segretario regionale del Partito Democratico e segretario della Commissione Parlamentare Antimafia, alla luce della operazione -Cosa nostra resorts-, condotta dalla Guardia di Finanza di Trapani e che ha portato all’arresto stamattina di nove persone, al sequestro di beni per un valore di 30 milioni di euro e all’ apertura di inchieste per otto società. Gli arrestati avrebbero ottenuto finanziamenti pubblici per la costruzione del resort ‘Residence Xiare Srl’, nel Comune di Valderice e devono ora rispondere di truffa aggravata e tentata truffa di trasferimento fraudolento di valori.
«Ancora una volta – aggiunge Genovese – le misure restrittive non riescono ad impedire ai mafiosi di gestire i loro interessi. Questi elementi devono essere oggetto di un’analisi attenta e devono soprattutto stimolare i partiti, da una parte, ed il legislatore dall’altra a trovare strumenti più efficaci per rendere l’azione amministrativa immune dal contagio mafioso».