D’Alia scrive al Ministro Prestigiacomo: «La suddivisione per aree cromatiche delle zone alluvionate non corrisponde alla realtà»

D’Alia scrive al Ministro Prestigiacomo: «La suddivisione per aree cromatiche delle zone alluvionate non corrisponde alla realtà»

D’Alia scrive al Ministro Prestigiacomo: «La suddivisione per aree cromatiche delle zone alluvionate non corrisponde alla realtà»

sabato 09 Gennaio 2010 - 14:04

“Affondo” del presidente dei senatori dell’Udc sull’operato finora svolto dall’ufficio commissariale: D’Alia chiede una verifica al Ministro dell’Ambiente. Intanto giorno 13 gennaio alla Provincia, conferenza di servizi per discutere la messa in sicurezza dei torrenti nel territorio messinese

La messa in sicurezza del territorio continua a rappresentare una priorità per il presidente dei senatori dell’Udc, il messinese Gianpiero D’Alia, che proprio oggi scrive un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo «ritenendo opportuno garantire la pubblica incolumità nelle zone del messinese colpite dall’alluvione». Il parlamentare punta l’indice proprio contro la classificazione “cromatica” delle zone colpite dal nubifragio che tanti dubbi sta continuando a sollevare, e chiede al ministro se non sia da considerare opportuna una verifica di quanto fatto anche da parte delle autorità preposte.

L’esponente centrista del governo scrive infatti: «I tecnici incaricati dal commissario delegato hanno provveduto a perimetrare le aree oggetto della catastrofe distinguendole cromaticamente a seconda del grado di pericolosità. Quanto rilevato, tuttavia, non corrisponde alla realtà, infatti proprio nelle zone delimitate come aree verdi, e in virtù di ciò classificate come sicure, si trovano strade distrutte dall’alluvione e immobili che hanno riportato ingenti anni a seguito della calamità naturale. Abitazioni ritenute agibili e abitabili – continua D’Alia – poiché comprese nelle aree verdi, insistono proprio nelle zone o in prossimità di quelle dove l’alluvione ha provocato maggiori danni e lutti».

Parole che trovano piena corrispondenza rispetto alle preoccupazioni espresse dagli stessi abitanti direttamente interessati dall’ordinanza di rientro firmata da Buzzanca. «Inoltre – sottolinea l’esponente dell’Udc – per l’emergenza si è predisposto il rientro nelle abitazioni non solo senza garantire un adeguato livello di sicurezza ma neppure prevedendo un preventivo piano di emergenza e di evacuazione sperimentato con la popolazione». Secondo il senatore dell’Udc, infine, è opportuno lasciare ai cittadini la facoltà di optare tra il rientro nelle proprie abitazioni e la possibilità di continuare ad usufruire dei legittimi benefici per il tempo necessario a garantire loro il rientro sicuro nelle case.

Riguarda il tema di messa in sicurezza, stavolta non delle montagne, bensì dei corsi d’acqua, anche la nota inviata dal segretario comunale del Pd Giuseppe Grioli. Quest’ultimo si dice infatti soddisfatto per la convocazione della conferenza dei servizi (fissata per giorno 13 gennaio) da parte della Provincia Regionale, per definire operativamente competenze ed autorizzazioni in merito agli interventi sui torrenti nel Comune di Messina ricadenti in aree extraurbane. Un risultato, sostiene Grioli, frutto delle numerose sollecitazioni inoltrate nelle ultime settimane all’assessore all’ambiente di Palazzo dei Leoni, con le quali si chiedeva, nello specifico, di chi fosse la competenza ad intervenire per la bonifica e pulizia dei torrenti ricadenti nelle zone sopra citate. «In particolare – continua l’esponente del Pd – è necessario monitorare la situazione dei corsi d’acqua nei tratti più a monte dove nascono le principali cause di pericolo per gli abitanti che risiedono a valle. Essi infatti, da anni, sono stati quasi del tutto esclusi negli anni da ogni intervento di sagomatura, pulizia, e rimozione di vegetazione, risultano essere tra le cause di maggiore pericolo per la pubblica incolumità».

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