Le disfunzioni di Messina e provincia. Nino Previti (Mpa) si appella al -coraggio- dei nostri deputati

Le disfunzioni di Messina e provincia. Nino Previti (Mpa) si appella al -coraggio- dei nostri deputati

Le disfunzioni di Messina e provincia. Nino Previti (Mpa) si appella al -coraggio- dei nostri deputati

mercoledì 15 Aprile 2009 - 23:15

Coraggio. E’ quello che chiede il consigliere provinciale dell’Mpa Nino Previti per far emergere Messina e la sua provincia dallo stato di empasse nella quale galleggia ormai da anni. “Chiedo a tutti un poco di coraggio, ribelliamoci a questi soggetti che continuamente ci scippano di qualcosa – scrive l’autonomista. Non voglio essere petulante e ripetere sempre le stesse cose, ma non ne posso fare a meno, perché la rabbia mi sale dallo stomaco e mi vien voglia di gridare contro tutti quelli che vogliamo il male di Messina e dei suoi cittadini”.

Poi Previti precisa a chi è diretto il suo messaggio: “Guardate bene, che non c’e l’ho con il ministro Tizio o Caio, ma con tutta la deputazione messinese o presunta tale. Faccio un esempio: alcuni giorni fa il sindaco di Messina Buzzanca, stanco delle soverchierie perpetrate da RFI, ha invitato i responsabili a venire in città per discutere sui trasporti e del perché delle dismissioni di alcune navi che collegano le sponde dello Stretto. Risposta? Se ne sono fregati. Dove sono i nostri deputati? Perché non sono intervenuti con il ministro Matteoli? Dormono sugli scranni del Parlamento o fanno solo numero? Alle prossime elezioni cosa diranno ai cittadini messinesi? Sicuramente ci saranno parecchie promesse e tanti, tanti galoppini. Ora io dico: siete veri messinesi? O vi spacciate per tali? Potrei pensare che le dismissioni delle navi traghetto siano fatti collegati alla costruzione del Ponte sullo Stretto, che il presidente del Consiglio insieme a tutti noi vogliamo con forza, ma mi accorgo che tanta altra gente non lo vuole, forse per partito preso, forse perché non vuole lo sviluppo e il rilancio dell’economia di questa città”.

E la riflessione finale si snoda proprio partendo dal collegamento stabile tra Messina e la Calabria: “Sta di fatto che si sono create delle sinergie anche fra opposti partiti, per favorire chi? Anche la stampa ne chiede il rinvio, ma apprendiamo anche che la Comunità Europea ha stanziato le somme per completare il MOSE, li nessuno si oppone, cosi sarà per la TAV e per le grandi opere da Roma in sù, vedi anche l’alta velocità. Non è tutto, lo sapevate che alla chetichella l’Agenzia del Demanio di Messina è stata smantellata e che per chiedere o rinnovare una concessione demaniale bisogna andare, indovinate dove? Ma a Catania, se no dove!? E i nostri deputati dov’erano quando ciò avveniva? Quindi chiedo uno scatto d’orgoglio e un po’ di coraggio oppure dimettetevi”.

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