E’ la decisione assunta nel corso di una conferenza dei servizi tenutasi stamani a Palazzo Zanca. Intanto il Don Orione presenta un nuovo progetto da 2 milioni di euro
L’accordo tra Comune e Asp 5 per la compartecipazione dei costi sul Don Orione non c’è ancora, ma il centro socio-riabilitativo per disabili gravi, seppur in forma provvisoria, è salvo. Nel corso di una conferenza dei servizi tenutasi stamani a Palazzo Zanca, infatti, il sindaco Giuseppe Buzzanca ha dato via libera ad una proroga di sei mesi a partire dal 1. marzo. Una soluzione temporanea ma che va accolta di buon grado, considerando che il 28 febbraio scadrà la convenzione oggi in vigore tra Comune e Don Orione e che i tempi per arrivare ad un’intesa prima di quella data si facevano sempre più sottili.
Alla riunione di oggi, alla quale hanno preso parte, oltre a Buzzanca, gli assessori alle Politiche sociali, Pinella Aliberti, e al Bilancio, Orazio Miloro, il dirigente del dipartimento Servizi sociali, Antonio Cama, e per l’Asp il manager Salvatore Giuffrida, il direttore sanitario Santo Conti ed il direttore del dipartimento Salute mentale Biagio Gennaro, si è affrontata la questione principale che ha portato a questa soluzione transitoria: la compartecipazione dei costi di gestione del Don Orione. Fino a oggi il Comune pagava 1,5 milioni dei 1,9 milioni di appalto, mentre l’Asp sborsava i restanti 400 mila euro. Secondo Buzzanca, invece, si dovrebbe giungere almeno ad un 50 e 50, e andrebbe rivista anche la convenzione con il Don Orione.
Don Orione che, per il centro socio-riabilitativo che ospita 32 disabili gravi, ha presentato al Comune il nuovo progetto, già all’attenzione della commissione consiliare Servizi sociali. Progetto che prevede un costo generale di 2.021.852,30 milioni, così suddivisi: 228 mila euro per servizi ed oneri di gestione, 51.256 euro per acquisto materiale sanitario, disinfettanti e detergenti, 108.026 euro per acquisto viveri, 1.633.821 euro per costi di personale. Personale così composto: un dirigente di comunità, una pedagogista, un’assistente sociale, due addetti al segretariato sociale, due amministrativi, un addetto alla contabilità, un terminalista, cinque infermieri professionali, tre educatori specializzati, due educatori animatori, un istruttore attività manuali ed espressive, un tecnico della riabilitazione psichiatrica e psicosociale, dodici operatori socio-assistenziali addetti all’assistenza di base, dieci operatori socio-assistenziali addetti al centro diurno (che ospita altri 15 disabili gravi), quattro cuoche, quattro addette alla lavanderia, tre addetti alla manutenzione e servizi generali, due autisti e responsabili manutenzione attrezzi.
«In questi anni di servizio – scrive nell’introduzione al progetto il direttore del Don Orione Don Felice Bruno – si è rilevato negli ospiti un notevole miglioramento sia dal punto di vista neuro-cognitivo comportamentale, sia dal punto di vista della socializzazione e attenzione alle varie attività di gruppo che hanno condotto ad una riduzione dei comportamenti problematici e ad un rallentamento sostanziale della regressione funzionale con notevole beneficio per il disabile stesso e per la famiglia». Don Felice Bruno fa una lunga descrizione del servizio offerto dal Don Orione, concludendo che tutto ciò «sottolinea quanto sia importante dare continuità duratura alla compartecipazione a questo nobile progetto».
