Don Orione, il consiglio comunale chiede a Buzzanca di prorogare il servizio

Don Orione, il consiglio comunale chiede a Buzzanca di prorogare il servizio

Don Orione, il consiglio comunale chiede a Buzzanca di prorogare il servizio

martedì 30 Marzo 2010 - 10:14

Votato l’ordine del giorno che invita l’amministrazione a stabilire una proroga con decorrenza 1. marzo. Sparso: «Se non succederà niente entro una settimana, occuperò l’aula»

Con una seduta di “riparazione” rispetto alla brutta figura di ieri, il consiglio comunale prende finalmente posizione sul Don Orione e sul servizio del centro socio-riabilitativo per 32 disabili gravi. Con l’ordine del giorno predisposto dal presidente della commissione Servizi sociali di Palazzo Zanca Roberto Sparso e modificato da alcuni emendamenti, si invita il sindaco e la giunta a «porre in essere tutti gli atti amministrativi volti a prorogare il servizio con decorrenza 1. marzo 2010» (punto che la maggioranza, o presunta tale, avrebbe voluto modificare ma si è ritrovata senza i numeri per farlo) e «a convocare urgentemente un tavolo tecnico con l’Asp n. 5 di Messina per approfondire il contenuto del progetto già da tempo presentato dall’istituto Don Orione per la continuità del servizio socio-assistenziale per i portatori di handicap gravi, determinando così ruolo e funzioni di ogni singola istituzione coinvolta, anche con riferimento agli aspetti di natura finanziaria».

L’ordine del giorno è stato approvato stamattina con 22 voti favorevoli e un’astensione. E come se ieri non si fosse già parlato abbastanza, si è dato nuovamente spazio agli interventi “post-datati”, senza però il contributo dell’Udc, uscito dall’aula in massa ritenendo superfluo un ulteriore dettaglio dopo le cinque ore di consiglio del giorno precedente. Duro è stato Nino Carreri di Risorgimento messinese, che ha parlato di «festival dell’ipocrisia» nel dibattito di ieri, «con consiglieri che hanno detto cose molto diverse rispetto alle dichiarazioni rese in commissione, solo perché avevamo ospiti in aula». Il capogruppo del Pdl Pippo Capurro ha “spiegato” il voto del Pdl, arrivato nonostante la bocciatura dei propri emendamenti: «Rispondiamo a un senso di responsabilità, nonostante le tante critiche fatte a questo sistema. Riconosco che ieri si è fatta molta demagogia e molto teatro».

Secondo Sebastiano Tamà dell’Mpa «bisogna cambiare modo di lavorare in aula» mentre Paolo David del Pd sottolinea che «adesso tocca all’amministrazione, altrimenti quello di oggi non sarà un vero risultato». E su questo punto la dichiarazione di Sparso è fortissima: «Io prima rispondo alla mia coscienza e poi al partito. E faccio un appello: se entro una settimana l’amministrazione non si muoverà, io mi impegnerò ad occupare l’aula». Dirompente Pippo Trischitta che ha attaccato l’amministrazione, assente ieri come oggi, aspetto sottolineato anche da Nicola Cucinotta del Pd che ha attaccato sulla gestione del Consiglio.

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