Ente Porto: il comitato portuale approva la mozione per lo scioglimento

Ente Porto: il comitato portuale approva la mozione per lo scioglimento

Ente Porto: il comitato portuale approva la mozione per lo scioglimento

venerdì 11 Marzo 2011 - 02:03

L’atto presentato dall’assessore provinciale Michele Bisignano è stato votato favorevolmente da otto componenti. Sei gli astenuti (tra i quali la Camera di Commercio), nessuno contrario. Assente la Regione. L’indirizzo degli enti locali è chiaro, ma serve una risoluzione definitiva dei conflitti di competenze sulla zona falcata

Il dibattito sul ruolo presente e soprattutto futuro dell’Ente Porto è più che mai aperto. Una risposta importante rispetto alla volontà degli enti locali è arrivata dalla seduta di ieri del Comitato Portuale, che si è riunito per la discussione e la successiva votazione della mozione presentata dall’assessore provinciale Michele Bisignano e riguardante proprio lo scioglimento dell’Ente Autonomo che resta commissariato. L’indirizzo emerso è chiarissimo. Otto favorevoli allo scioglimento, tra i quali Comune e Provincia, che nelle scorse settimane avevano già fatto sapere di volere abbandonare l’Ente. Sei gli astenuti, tra i quali il terzo “socio”, la Camera di Commercio (che continua a non esporsi apertamente) e l’Autorità Portuale. Nessun contrario. Assente il rappresentante delegato della Regione, ing. Gaetano Sciacca.

La linea tracciata è ormai dichiarata, così come è ovvio comprendere che la stessa non è condivisa da Palermo. Messina però non può più sottostare a “dispetti” politici, ma deve trovare nel proprio territorio le risposte per un progetto di sviluppo nuovo e duraturo che parta proprio da quelle aree oggi al centro di scontri istituzionali. Ecco perché si deve, una volta per tutte, sciogliere i conflitti di competenze tra le due realtà amministrative. La Regione ha la necessità di difendere i propri interessi economici: nulla di più giusto se non si dimenticasse che in gioco c’è anche il futuro di una delle province che palazzo D’Orleans ha il dovere di tutelare.

Lo scorso mese, in occasione di un’apposita conferenza, alcuni parlamentari messinesi ed esponenti politici con in testa quelli dell’Udc, avevano illustrato una serie di iniziative da portare avanti all’Ars, alla Camera e al Senato per lo scioglimento dell’Ente Porto. Una proposta al contempo finalizzata al trasferimento del punto franco istituito nella zona falcata del porto di Messina in altre area, con l’idea non apertamente espressa della zona del Mela. Volontà che come è scontato immaginare non coincidono con quelle del commissario dell’Ente Porto Rosario Madaudo, che punta a fare delle aree della zona falcata di riferimento (circa 144mila mq) la propria forza e respinge le “crociate politiche messinesi”. Al fianco dell’asse regionale si trovano anche alcuni operatori che hanno appoggiato Lombardo contro la presunta volontà di eliminazione delle attività produttive con l’obiettivo di porre in essere iniziative speculative.

Serve ribadire che l’attuale purgatorio non giova a nessuno. Messina ha bisogno di una scelta definitiva, condivisa o meno, ma che tracci una linea ultima e ponga a fine a questa lunga e urticante vicenda. (Emanuele Rigano)

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