Ente Porto e zona falcata, è il momento di decidere da che parte stare

Ente Porto e zona falcata, è il momento di decidere da che parte stare

Ente Porto e zona falcata, è il momento di decidere da che parte stare

lunedì 21 Febbraio 2011 - 13:13

L’Udc presenta e spiega le iniziative parlamentari (all’Ars, alla Camera e al Senato) che hanno già raccolto adesioni nelle file del Pdl. Ardizzone: i ddl ci sono, adesso vedremo chi li firma. Bisignano: la Provincia ha già avviato le procedure per uscire dall’ente, invito il Comune e la Camera di Commercio a fare altrettanto

Atti concreti, non più chiacchiere. E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare: Ente Porto sì, Ente Porto no. Continuare a pensare che il punto franco si possa ancora realizzare nella zona falcata oppure che la soluzione vada cercata altrove. L’Udc si è fatto promotore di tre iniziative parlamentari, una all’Ars, una alla Camera e una al Senato, le ultime due, per ovvi motivi, uguali tra loro. «I disegni di legge ci sono – ha detto senza mezzi termini il deputato regionale Giovanni Ardizzone – adesso vedremo chi li firma e chi no». Proposte formulate su presupposti tecnici, non “solo” politici, ed avvalorate dal supporto dato dal Cust, il Centro universitario di studi sui trasporti, diretto dal prof. Pippo Vermiglio, che ha detto la sua nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi stamani a Palazzo dei Leoni. Il disegno di legge presentato all’Ars chiede la «cessazione delle attività dell’Ente autonomo portuale di Messina e subentro dell’Autorità portuale di Messina-Milazzo nella gestione ed amministrazione del punto franco». Il presupposto di base, illustrato nella relazione: «L’Ente Porto non ha mai gestito il punto franco (non attuato) ma esplica nella zona falcata del porto di Messina altre attività indicate nello statuto (attività industriali e servizi inerenti i traffici commerciali), peraltro come strumentali ed accessorie ad un’attività (cioè la gestione del punto franco) mai avviata». Se l’Ars approvasse questo disegno di legge, che supera e dà maggior valore alla mozione presentata nelle settimane scorse da Nino Beninati (Pdl), la partita si chiuderebbe subito. Lo stesso Beninati, Giuseppe Buzzanca come deputato regionale ed altri parlamentari (c’è anche Cateno De Luca) hanno dichiarato di aderire all’iniziativa. Silenzio, invece, dal Pd. «Ma i numeri ci sono», si dice convinto Ardizzone.

La proposta di legge che verrà presentata alla Camera e al Senato rispettivamente da Pippo Naro e Gianpiero D’Alia, oggi assenti, verte sul «trasferimento del punto franco istituito nella zona falcata del porto di Messina». Per due motivi, spiegati anche qui nella relazione: «La inadeguatezza dal punto di vista spaziale delle aree destinate a punto franco; i vincoli che insistono su quel territorio». La proposta di legge non indica quali potrebbero essere le nuove aree, ma l’idea è rivolta alla zona del Mela, idea rafforzata dalla presenza, stamani, dei sindaci di San Filippo del Mela e di Santa Lucia del Mela. «Ci adopereremo – ha affermato in una nota D’Alia – affinché il disegno di legge sia calendarizzato in commissione Trasporti e in aula, al Senato, nei tempi più rapidi possibili. Già nella prossima seduta Capigruppo proporrò la questione all’attenzione del presidente del Senato e degli altri capigruppo. Data l’ampia convergenza politica, reputo non difficoltoso il percorso parlamentare del ddl».

Ardizzone ha chiarito stamani: «Non c’è nessuna primogenitura, ognuno ha il dovere di fare la propria parte. Nessuna dietrologia, si è detto di tutto sull’Ente Porto e sulla zona falcata. Ma non posso non considerare la posizione della Regione a dir poco “traballante”». Traballante viene definita anche la posizione della Camera di Commercio, chiamata in causa dall’assessore provinciale alle Partecipate Michele Bisignano: «La Provincia ha già avviato le procedure per uscire dall’Ente Porto, invito il Comune e la Camera di Commercio a fare lo stesso. Questi sono i soci dell’Ente, se uscissero tutti cosa rimarrebbe?». Detto della Camera di Commercio (non pervenuta, ha fatto una fugace apparizione invece il presidente di Confindustria Ivo Blandina), cosa farà il Comune? «Avvieremo anche noi le procedure per la fuoriuscita», annuncia il vicesindaco Franco Mondello. Una novità importante. «Le cose giuste non hanno un colore politico – ha aggiunto il deputato nazionale del Pdl Enzo Garofalo, che ha subito sposato l’iniziativa – le scelte devono avere una logica di carattere tecnico ed essere coerenti con le esigenze del territorio. L’area della zona falcata non si presta al punto franco. E questo è il momento per andare fino in fondo».

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