Approvato oggi l’avvio delle iniziative stragiudiziali per riconoscerne l’illegittimità: «Un’anomalia pagare in territorio comunale»
E’ presto per definirlo un provvedimento storico (aggettivo che rischia di essere abusato), anche perché gli esiti concreti saranno tutti da verificare, ma l’atto è comunque di quelli importanti, non foss’altro perché riguarda un paradosso che va avanti da quasi quarant’anni: stamani la giunta di Palazzo Zanca, presieduta dal sindaco Giuseppe Buzzanca, ha deliberato l’avvio delle iniziative stragiudiziali perché venga riconosciuta l’illegittimità del pedaggio del casello di Ponte Gallo, a Villafranca, dell’autostrada A20, ricadente nel territorio comunale di Messina, per ottenerne la soppressione. In tribunale ci finirà il Cas, consorzio al quale l’Anas presto revocherà la concessione delle autostrade siciliane, ma che in questo frangente rimane l’interlocutore del Comune.
L’atto della giunta parte da un presupposto: «L’anomalia del pagamento di un pedaggio su territorio comunale». Un’anomalia più volte sottolineata da associazioni, consiglieri provinciali, consiglieri comunali e di quartiere, partiti, fino alla raccolta firme di qualche mese fa di “Consumatori associati”. Oggi forse qualcosa potrebbe davvero muoversi, e non è escluso che domani il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, notoriamente della stessa “barricata” politica di Buzzanca, assuma impegni precisi in tal senso.
