Incostituzionale il canone per la depurazione delle acque fognarie (se il depuratore non funziona)

Incostituzionale il canone per la depurazione delle acque fognarie (se il depuratore non funziona)

Redazione

Incostituzionale il canone per la depurazione delle acque fognarie (se il depuratore non funziona)

martedì 14 Ottobre 2008 - 09:11

Pergolizzi: «Il Comune restituisca le somme versate dai cittadini»

Pagare per un servizio inesistente. Il consigliere comunale PdL Nello Pergolizzi ha inviato una interrogazione al sindaco Giuseppe Buzzanca per sottolineare il persistere di una tariffazione iniqua nella tassazione per la pubblica fognatura.

La Corte costituzionale, infatti, ha dichiarato, con sentenza n. 335/08, incostituzionale l’articolo 14, comma 1, della legge 36/94 (Disposizioni in materia di risorse idriche), modificato dall’art. 28 della legge 179/02 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi».

Stesso giudizio è stato espresso dalla Corte per l’articolo 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 152/06 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi».

Eppure a Messina, sostiene Pergolizzi, «l’Amam S.p.a. fattura e riscuote la quota di tariffa riferita al servizio di pubblica fognatura e di depurazione anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi».

Che cosa intende fare a questo proposito il Comune? Si chiede il consigliere. Forse sarebbe il caso di «disporre l’immediata cessazione del pagamento del canone di depurazione – stante l’assenza di depuratore – fatturato agli utenti». E persino di «procedere alla restituzione agli utenti del canone di depurazione per la parte indebitamente percepita».

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