Insegnanti di sostegno, mercoledì il provveditore farà chiarezza. Rinaldi chiede un tavolo interistituzionale

Insegnanti di sostegno, mercoledì il provveditore farà chiarezza. Rinaldi chiede un tavolo interistituzionale

Redazione

Insegnanti di sostegno, mercoledì il provveditore farà chiarezza. Rinaldi chiede un tavolo interistituzionale

lunedì 01 Settembre 2008 - 14:42

Conferenza stampa convocata da Gustavo Ricevuto: «Iniziative ingenerose». Il deputato regionale: «Si mette a rischio anche il diritto allo studio»

Una conferenza stampa per fare chiarezza, una volta per tutte. L’ha convocata per mercoledì 3 settempre il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Messina Gustavo Ricevuto, «con l’auspicio che l’incontro in questione possa fare chiarezza in ordine alle ripetute, ingenerose iniziative, delle quali si sono occupate gli organi di stampa, recentemente poste in essere sia da docenti di sostegno che dalle famiglie degli alunni diversamente abili».

Intanto il vice capogruppo del Partito Democratico all’Ars Franco Rinaldi, in una nota inviata questa mattina al prefetto, Francesco Alecci, ha chiesto la creazione di un tavolo interistituzionale per affrontare la questione.

«Considerato l’imminente inizio dell’anno scolastico – scrive Rinaldi – chiedo di convocare al più presto un tavolo interistituzionale che veda la presenza della Deputazione messinese nazionale e regionale, dei rappresentanti degli Enti locali in particolare Comune e Provincia regionale, del Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Messina Dott. Gustavo Ricevuto e delle Organizzazioni sindacali, per individuare le possibili soluzioni al problema e dare le giuste risposte che gli insegnanti non sono ancora riusciti ad ottenere, nonostante una mobilitazione che li vede in prima linea da più di un mese».

Franco Rinaldi, che nei giorni scorsi ha incontrato i precari, ha presentato, all’indomani dell’annuncio dei tagli, un’interrogazione parlamentare all’Ars chiedendo anche se i criteri utilizzati per la ripartizione dei tagli nelle province corrispondano alle reali esigenze del territorio.

«I drastici tagli, decisi dal governo nazionale – sostiene Rinaldi – non mettono a rischio semplicemente il posto di lavoro degli insegnanti, ma anche il diritto allo studio di centinaia di disabili, che saranno privati del giusto supporto educativo. Nonostante le legittime richieste dei dirigenti scolastici territoriali, inoltre, non si comprende del tutto ancora quali siano stati i criteri che hanno portato ai tagli decisi dagli Uffici scolastici provinciali, così come non si comprende perché, nella nostra regione, Messina paga ancora una volta il prezzo più alto».

(nelle foto Ricevuto e Rinaldi)

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