Istituzione per i Servizi sociali, siamo alla stretta finale

Istituzione per i Servizi sociali, siamo alla stretta finale

Redazione

Istituzione per i Servizi sociali, siamo alla stretta finale

lunedì 09 Febbraio 2009 - 15:06

Domani il consiglio comunale dovrebbe pronunciarsi sulla soppressione: ecco la “geografia” politica di una votazione delicata. Intanto concessa una nuova proroga fino al 30 aprile, per un totale di 2,6 milioni di euro

Andrà in onda domani pomeriggio, sugli “schermi” del consiglio comunale, l’ennesima puntata di quella telenovela piena di contraddizioni che si chiama Istituzione per i Servizi sociali. In ballo c’è il futuro di un settore estremamente delicato sia per l’utenza destinataria dei servizi stessi, disagiata per definizione, sia per l’enorme indotto occupazionale che gravita attorno ad essi. All’ordine del giorno la proposta di delibera targata Angelo Burrascano con la quale si chiede di sciogliere l’Istituzione, revocando la deliberazione 65/c del 28 novembre 2002. Quale sia l’indirizzo politico dell’amministrazione, però, non appare ancora chiaro, ecco perché la votazione di domani assume significati diversi, che vanno anche al di là del merito stesso. Non si sa nemmeno quale possa essere l’alternativa all’Istituzione.

A rompere il silenzio, nei giorni scorsi, è stato l’on. Cateno De Luca degli Autonomisti Mpa, deputato regionale di riferimento dell’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti, che ha parlato di una voce che corre insistentemente nei corridoi di Palazzo. Cioè che «in qualche salotto cittadino sia stato “deliberato” di sostituire l’attuale Istituzione con una sorta di “intermediario” che deve garantire il “ricambio generazionale” degli addetti ai servizi sociali attualmente alle dipendenze delle numerose cooperative affidatarie con il consequenziale smantellamento del sistema cooperativistico cittadino». Ente intermediario che, sempre secondo le voci riportate da De Luca, sarebbe la Croce Rossa Italiana.

E’ questa l’alternativa dell’amministrazione? Non si sa, forse ne capiremo di più domani, quando ancora una volta la maggioranza potrebbe ritrovarsi spaccata al momento della votazione. L’Udc pare unito nel votare a favore della soppressione, così come l’Mpa (che oggi si è confrontato con l’on. Lo Monte, in “visita” a Palazzo Zanca). Posizioni diverse si registrano anche nel Pdl, così come nel centrosinistra. Insomma, si prevede una seduta particolarmente calda.

Intanto è stata concessa una nuova proroga dei servizi, stavolta fino al 30 aprile. Giusto per avere un’idea precisa di come è suddivisa oggi la torta dei servizi sociali, vi diamo qualche dettaglio economico. Lo stanziamento totale alle cooperative, per la proroga di tre mesi, supera abbondantemente i due milioni e mezzo di euro, così divisi: oltre 277mila euro ad Azione sociale per l’assistenza domiciliare nella zona nord, stessa cifra per la zona sud, appaltata alla Faro 85, mentre costa 303mila euro la zona centro, affidata alla cooperativa Nuova Presenza. Azione Sociale, Faro 85 e Nuove Solidarietà sono consorziate in un ATI che svolge i servizi di aiuto domestico alle famiglie di portatori di handicap, costo totale 366mila euro. Il telesoccorso è appaltato alla cooperativa Comunità e Servizio (20mila euro), mentre la Cooperativa Futura si occupa del trasporto dei portatori di handicap (158mila euro), compresi gli alunni (472mila euro). La fetta più grossa, però, spetta a Casa Serena, la cui gestione, per i tre mesi di proroga, curata da Azione Sociale, costa circa 802mila euro.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007