La lunga notte elettorale. A Messina il Pdl sfiora il 40%, in calo il Pd, l'Mpa supera l'Udc

La lunga notte elettorale. A Messina il Pdl sfiora il 40%, in calo il Pd, l’Mpa supera l’Udc

La lunga notte elettorale. A Messina il Pdl sfiora il 40%, in calo il Pd, l’Mpa supera l’Udc

domenica 07 Giugno 2009 - 19:47

A livello nazionale Berlusconi non andrà oltre il 35%. Per Lombardo «il mancato sfondamento del premier è il dato più rilevante di queste elezioni»La Russa: «Il sud ci ha deluso»

Europee 2009. Una maratona lunga e appassionante che come sempre potrete seguire attraverso le pagine del nostro sito. Minuto per minuto, notizia per notizia, tutti gli aggiornamenti, le dichiarazioni e le reazioni del post votazione. In tempo reale tutte le news dalla città, dalla regione e anche dei principali leader dei partiti. E come sempre c’è anche la possibilità di interagire, attraverso i commenti. Per seguire in diretta gli aggiornamenti dalle sezioni cliccare sul banner sulla destra.

4.30 Finalmente pervenute le preferenze registrate per ogni singolo candidato nella nostra città: il piu’ votato è stato il premier Silvio Berlusconi che, nonostante gli scandali che lo hanno investito, non ha visto scalfita la sua popolarità riportando 15786 voti seguito, nel Pdl, da Nino Strano (4716), Michele Cimino (4338), Salvatore Iacolino (4008) e da Giovanni La Via (3434). Nell’altro grande partito italiano, il PD, Rita Borsellino è risultata in testa, con 12159 voti, seguita da Giovanni Barbagallo (5194), dalla messinese Maria Flavia Timbro (5060) e dal “sindaco antimafia” Rosario Crocetta (2868).

Grande era l’attesa per l’Mpa: Raffaele Lombardo ha raccolto 6676 voti, Carmelo Lo Monte, nativo di Graniti lo segue con 5103 preferenze; 1610 quelle di Giovanni Di Mauro.

Il “partito-sorpresa” di questa tornata elettorale è l’IDV: a guidare la classifica è Antonio Di Pietro con 2425, poi la barcellonese Sonia Alfano (1598), Luigi De Magistris (1506) e Leoluca Orlando (1062) e la nostrana Paola Calorenne (213).

I piu’ votati dell’Udc sono stati Pippo Naro con 6465 voti e poi Saverio Romano che ha racimolato 2895 preferenze.

Anche la Lega Nord è stata votata nella nostra città: Umberto Bossi può vantarsi, nell’estremo sud, di un bottino di 58 voti.

Il piu’ votato è stato come detto Silvio Berlusconi; Franco Corpino (Liberal-Democratici), Maria Grazia Floris e Mauro Morlè (Lega Nord) si aggiudicano la mourinhana etichetta di “zeru voti”.

4.00 Ecco tutti i voti di lista ufficiali relativi alla città di Messina: Sinistra e Libertà 2356 (2,91%), Mpa-Destra 9150 (11,29%), Rifondazione – Comunisti Italiani 1372 (1,69%), Liberal Democratici Riformisti 86 (0,11%), Popolo della Libertà 32147 (39,64%), Lista Pannella – Bonino 1645 (2,03%), Partito Democratico 19330 (23,84%), Casini – UDC 8899 (10,98%), Lega Nord 175 (0,22%), Fiamma Tricolore – Destra Sociale 385 (0,47%), Italia dei Valori 5530 (6,82%).

3.54 Secondo RAFFAELE LOMBARDO «il dato più rilevante di queste elezioni è il mancato sfondamento di Berlusconi». «Ci sono troppi cattivi consiglieri attorno al premier – ha aggiunto il presidente della Regione – non concedere i fondi al Sud e’ stata una scelta sbagliata che e’ stata sanzionata dai risultati elettorali».

3.15 Soddisfazione nella segreteria di FRANCESCO STAGNO D’ALCONTRES, che per il Pdl ha sostenuto il candidato di MICCICHE’, MICHELE CIMINO. Quest’ultimo, infatti, a Messina e in provincia (con prevalenza nella zona jonica) sarebbe in vantaggio sia su IACOLINO che su LA VIA. Compatto il voto di An per NINO STRANO.

3.04 Il sud fanalino di coda nelle operazioni di spoglio. Secondo le proiezioni tuttavia una volta ottenuti anche i dati relativi alle preferenze del meridione d’Italia a variare sarà solo lo scarto tra Pd e Pdl a favore del Popolo della Libertà. Nessuna buona notizia dunque per il movimento di Lombardo che, nonostante il cauto ottimismo di inizio serata, sembra destinato a non raggiungere neanche la soglia del 3%.

2.44 Si delinea in modo ormai quasi definitivo il quadra elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo. Scrutinate 31.074 sezioni su 64.328, Pdl al 33,7%, Pd al 27,9%. Un dato che pur evidenziando la superiorità del Popolo della Libertà ne riconosce anche una brusca frenata rispetto alle iniziali apsettative. E ciò soprattutto a causa della scarsa fiducia che gli elettori del Sud, in particolar modo quelli delle isole, hanno mostrato nei confronti del presidente del Consiglio. A riconoscerlo è lo stesso coordinatore nazionale del Pdl IGNAZIO LA RUSSA (catanese di nascita): -Il forte calo di votanti al sud e in particolare nelle isole, per il Pdl significa due punti in meno-. Rincara il leader dell’Mpa Lombardo, -Il mancato sfondamento di Berlusconi è il dato più rilevante di queste elezioni, ma d’altra parte è il risultato della troppa arroganza e del delirio di autosufficienza. Ci sono troppi cattivi consiglieri intorno al Cavaliere. Non concedere i fondi al sud è stata una scelta sbagliata che è stata sanzionata dai risultati elettorali-.

2.23. Affollata la segreteria del candidato Udc PIPPO NARO. Secondo i dati in possesso degli uomini del partito, l’Udc starebbe andando meglio nella zona sud e qualcuno lo proietta verso i 9 mila voti in città. Naro da buon democristiano non si sbilancia ma commenta così le prime notizie che giungono livello nazionale: -Le percentuali di Pdl e Pd comfermano la fine del bipartitismo-. Non c’è solo ottimismo però in casa Udc: qualcuno infatti teme la -rivalità-, sia a ivello locale che regionale, con l’Mpa e anche a Messina è tenuto particorlamente d’occhio il duello fra i candidati Lo Monte e Naro.

2.12 Secondo i dati diffusi dal centro elaborazioni dati di Palazzo Zanca su 153 sezioni scrutinate su 254 queste le percentuali ottenute da ciascuna lista: Pdl 39,28%, Pd 23,49%, Udc 12,39%, Mpa 11,35%, Idv 6,74%, Sinistra e Libertà 2,95%, Radicali 2,02% , Melchiorre 0,09%, Rifondazione Comunista 1,68%, Lega Nord 0,23%, Fiamma Tricolore 0,44%. Non mancano gli aggiornamenti dai seggi della Provincia di Messina dove ad essere state scrutinate sono 379 sezione su 778 con le seguenti percentuali: Pdl 38,24%, Pd 20,43%, Mpa 16,40%, Udc 13,01% , Idv 5,23%, Sinistra e Libertà 2,26%, Rifondazione 1,18%, Radicali 1,50%, Sotto la soglia dell’1% Fiamma Tricolore, Lega Nord e Liberal Democratici

1.54 Ed è sempre il leader dell’Mpa a commenatare il dato relativo alle preferenze ottenute dal Pdl, primo fra i partiti italiani con il 36% delle preferenze ottenute, ma tuttavia in leggero calo: «Il dato del Pdl in calo è frutto dalla disattenzione nei confronti dei problemi reali della gente: la crisi non è stata affrontata subito per come è realmente percepita dalle persone, e c’è stata una forte disattenzione per il Sud, come per nella gestione della vicenda dei Fas. Anche in Sicilia – aggiunge il leader del Mpa – è accaduto questo. E sicuramente ha pesato la mancata concessione dei Fondi per le aree sottoutilizzate che non sono stati ancora inspiegabilmente assegnati in un’isola in cui c’è una forte crisi economica. C’è la sensazione – conclude Lombardo – che il Pdl non sia più in grado di intercettare i veri bisogni dei cittadini e di non cogliere i cambiamenti che ci sono. Non ha capito che c’è una crisi che è globale e la gente vuole risposte concrete e reali alle esigenze quotidiane della vita, anzi della sopravvivenza».

1.43 Le operazioni di spoglio che, come detto, procedono senza eccessive difficoltà, sembrano però procedere a singhiozzo in alcun seggi del centro città, all’isituto Cristo Re e Mazzini dove si prospetta il rischio di una lunga nottata da trascorrere tra i banchi di scuola.

1.35 Fino a questo momento è l’Italia dei Valori il partito più sorprendente.Secondo le ultime proiezioni avrebbe raggiunto la storica quota dell’8%. Il suo portavoce LEOLUCA ORLANDO, intervenendo a ‘Porta a Porta’, dichiara: “L’Italia dei valori è un partito dell’8%, e questo vezzo di identificarlo con una persona non è giusto. Senza ANTONIO DI PIETRO questo soggetto non ci sarebbe, ma noi siamo un partito che ha un’organizzazione, ha una classe dirigente, non siamo un partito personalistico”.(La Voce)

1.24Sembra basso il morale basso nella segreteria di CARMELO LO MONTE che tuttavia non rilascia dichirazioni. Gli auotonomisti, così come sottolineato dal loro leader, si aggrappano al fatto che le proiezioni nazionali che attualmente attestano l’Mpa poco oltre il 2% sono da ritenere assolutamente parziali in quanto mancano i dati del sud, bacino di utenza notevole.

1.07 Non si fanno attendere troppo le prime dichiarazioni di RAFFAELE LOMBARDO: «Una forte incidenza sul voto, quale che sarà l’esito finale, l’ha avuta il calo di affluenza alle urne, e per noi è pesante la micidiale diminuzione di votanti che si è registrata in Sicilia. «L’affluenza alle urne – sottolinea il leader del Mpa – è stata maggiore nelle regioni in cui siamo meno radicati, mentre è stata minore in quelle in cui abbiamo un vasto consenso». Sui dati delle proiezioni che la lista l’Autonomia sotto la soglia dello sbarramento Lombardo per il momento preferisce «non commentare dati certi, anche perché mancano ancora gli spogli del Sud e delle Isole, che procedono a rilento».(Sussidiario.net)

0.50 Procedono senza intoppi le operazioni di spoglio nelle 254 sezioni del Comune di Messina: numerosi i seggi in cui le operazioni di scrutinio volgono al termine con la firma e la chiusura dei verbali, l’imbustamento dei plichi e la -solenne- consegna agli uomini della Municipale incaricati di portare tutto a Palazzo Zanca. Unico caso -degno di nota- si registra alla sezione n°200 (istituto Vittorini) dove la Polizia è intervenuta invitando il presidente di seggio a tenere aperta la porta dell’aula. Quest’ultimo, infatti, infastidito dalla corrente d’aria, sembra abbia preferito -chiudere battenti- anzitempo.

0.32 Le prime proiezioni vedono decisamente lontano dalla fatidica soglia del 4% l’Mpa di RAFFAELE LOMBARDO che raggiunge per un soffio il 2% delle preferenze. Il presidente della Regione Sicilia, protagonista delle ultime giornate pre-elettorali con l’improvviso azzeramento della giunta e le conseguenti spaccature interne alla maggioranza, sta seguendo lo spoglio elettorale con i membri del partito nella sede di Catania. Diversamente dall’alleato FRANCESCO STORACE che ha invece preferito l’ambiente casalingo. Tra i “piccoli” buoni risultati quelli ottenuti per il momento dall’Idv che raggiunge l’8,3% e supera l’Udc di CASINI al 6,4%. La Lega Nord quasi al 10%. In testa il Pdl con il 36% delle preferenze, segue il Pd al 26,5%.

0.30 I dati delle sezioni della Galatti (nella foto i manifesti elettorali affissi alla parete dell’istituto) sembrano confermare le previsioni: larga maggioranza per il Pdl, discreto risultato per il Pd, più distanti tutti gli altri. Buono l’exploit di Italia dei Valori, che con Udc e Mpa si contende il ruolo di terza forza.

0.27 Incrociato alla scuola Galatti il candidato messinese di Sinistra e Libertà MAURIZIO RELLA: «In questa scuola il risultato è buono. In Sicilia Sinistra e Libertà sta tenendo, secondo i nostri dati, la percentuale supera il 3 per cento. Ci aspettavamo di più dal Centro Italia, dove invece il risultato sembra essere più basso». Da Rella arriva rammarico per una mancata alleanza con i Radicali.

23.47 Nel frattempo, tra uno spoglio e l’altro,c’è chi non perde tempo e ne approfitta per fare una pausa gustando un’ottima pizza in uno dei locali alle spalle di Palazzo Zanca. Protagonisti della -notturna colazione- due esponenti del Pdl ISGRO’ e CORONA.

23.06 La nostra anteprima da Palazzo Zanca: il dato definivo di affluenza alle urne alle ore 22 è di 43,51% per un totale di 86.313 votanti. Alle Europee del 2004 i votanti furono 112.748 (56.024 uomini e 56724 donne), pari ad una percentuale finale del 55,88; per le Europee del 1999 nei seggi comunali di Messina, si registrò una percentuale conclusiva del 61,94. Alla chiusura delle votazioni per le Europee del 1994 (si votava anche per le Amministrative), la percentuale fu del 74,56 per cento. Nella provincia di Messina, su 97 comuni dei 108, l’affluenza è del 49,72 % contro il 60,98 del 2004.

22.57. Arrivano i dati di lista della sezione numero 1 quella di Palazzo Zanca: boom del Pdl con 105 voti, seguito dal Pd con 65. Terzo partito l’Mpa con 32 prefereze, l’Udc con appena 18 voti superato anche da Italia dei Valori che arriva a 21. La curiosità: 1 voto per la Lega Nord

22.48 Superata la mezz’ora dall’inizio delle operazioni di spoglio nelle 254 sezioni del comune di Messina. Si attendono i dati finali relativi all’affluenza alle urne alle ore 22.00. Il capo ufficio stampa del Comune ATTILIO BORDA BOSSANA ha dichiarato che mancano 10 sezioni per poter calcolare il dato definitivo. Cresce intanto l’attesa nelle sedi dei partiti. Il Parlamento Europeo conferma il dato del 43,24 % di affluenza alle urne in tutta Europa, minimo storico anche rispetto al 44,4% della media dei votanti calcolata tra il 2004 e il 2007

22.15 Nella provincia di Messina, su 26 comuni dei 108, l’affluenza alle 22 è del 52,49%. Marketing ha preparato per Repubblica gli instant poll su un campione di 5mila elettori, per intervista telefonica: il Pdl è tra il 39 e il 43%, il Pd si attesterebbe tra il 27 e il 31%, la Lega Nord tra 6,5-10,5%, Idv al 5-8%, Prc tra il 2e il 4%, Sinistra e Libertà 1-3%.

19.00 Ultima rilevazione dell’affluenza alle urne a Messina: sulle 254 sezioni, i votanti sono 63.733 (su 199.547 aventi diritto) per una percentuale del 31,94%. L’affluenza risulta cresciuta rispetto alla precedente rilevazione odierna, quella delle ore 12:00, quando la percentuale dei votanti in città risultava essere del 17,63% per un complessivo numero di 35.175 votanti. In Provincia invece, il dato complessivo aggiornato alle ore 19:00 è del 34,25%, indice notevolmente inferiore rispetto al 2004, quando la percentuale dei votanti era del 42,59%. Il comune della provincia con l’affluenza più bassa alle 19:00 risulta essere Furnari, con un 11,35%. Percentuale alta invece a Mandanici (70,44), S.Agata Militello (70,72) e S.Salvatore di Fitalia (70,11), tutti centri nei quali si vota anche per la amministrative. Il più alto livello registrato in Sardegna e Sicilia. In terra sicula l’affluenza, complessivamente, si attesta alle 19,10%, mentre in Italia il dato -dice- 52,86%. I dati tuttavia non preoccupano il leader del Pdl SILVIO BERLUSCONI che in mattinata ha dichiarato: -Saremo i primi in Europa-. Europa che fa registrare il minimo storico di votanti con una percentuale del 43,24%.

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