La manovra correttiva per l’esercizio finanziario 2009 della Regione siciliana approda in commissione Bilancio dell’Ars, con una previsione di tagli alla spesa per oltre un miliardo di euro. Confermata la soppressione del centro di inventario e catalogazione, nonchè del centro progettazione e restauro, definiti non strategici. E mancano precise coperture finanziarie per il settore della formazione professionale per l’anno 2010. Decisi, poi, il passaggio del personale dell’Esa al Resais e il progressivo azzeramento del fondo di rotazione dell’Irfis, con temute conseguenze negative per il credito alle imprese siciliane. Inoltre, si prevede l’abrogazione del comma 4 articolo 8 della legge regionale 6/2009, che stabilisce l’esclusione delle spese correnti soggette al vincolo del patto di stabilità degli enti locali, dei finanziamenti destinati alla stabilizzazione dei precari ex Lsu, con i comuni pronti a dare battaglia per il rischio dissesto finanziario. Proprio del patto di stabilità si parlerà domani, alle 15.30, nel corso di un incontro tra l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, il presidente dell’Anci Sicilia, Roberto Visentin, e il ragioniere generale della Regione siciliana, Enzo Emanuele. Tra i ragionamenti sul tappeto l’inserimento delle spese per il pagamento dei precari nei vincoli del patto di stabilità dei comuni.