Il segretario provinciale Calogero Emanuele: «Atto illegittimo, necessario prima chiudere il tavolo di concertazione con i sindacati»
Ancora polemiche sulle modifiche al regolamento degli uffici e dei servizi apportate dalla giunta provinciale e che di fatto applicano un riassetto alla struttura organizzativa della Provincia Regionale. Dopo il Csa, che aveva sottolineato l’assoluta mancanza di linee strategie e programmatiche (vedi correlato in basso), ad intervenire è la Cisl che con una nota ufficiale esprime il proprio dissenso (dopo averlo apertamente fatto nel tavolo aperto dall’Amministrazione) e chiede la sospensione della delibera discussa.
Il segretario provinciale della Cisl Fp, Calogero Emanuele, scrive al presidente Nanni Ricevuto: «Consideriamo illegittimo il provvedimento che approva la modifica – sostiene il sindacalista – visto che ancora non si era concluso il passaggio concertativo e che le modifiche apportate avrebbero richiesto un ulteriore passaggio al tavolo tecnico aperto e mai formalmente chiuso. Con la deliberazione inoltre è stato approvato il Piano di distribuzione delle funzioni e l’articolazione in Unità Operative delle Unità Organizzative, argomenti dei quali non è stata data neanche informativa alle Organizzazioni Sindacali».
La Cisl Funzione Pubblica rileva l’assoluta incongruenza tra le motivazioni per la riorganizzazione e le soluzioni adottate che creano forti preoccupazioni sull’attuazione del provvedimento e soprattutto in merito a competenze e rapporti gerarchici: «Sono state sottovalutate – aggiunge Emanuele – aree, come quella tecnica, dove a fronte dei gravi problemi sul territorio, non è stata data adeguata risposta, demotivando e svalorizzando le figure professionali presenti. Altre aree, come quella contabile-finanziaria e nello specifico le competenze relative alla rendicontazione e al visto di regolarità o all’Ufficio di economato, sono state eliminate o depauperate, creando conflitti di competenze e sovraesposizione e sminuendo professionalità a danno del raggiungimento di obiettivi essenziali alla vita dell’Ente. In ultimo, ma non per importanza, da sottolineare la svalorizzazione dell’area della geologia nella quale sembrerebbe che i funzionari geologi (ex 8 liv.) siano concentrati in un’unica struttura, insufficiente ed inadeguata per le attività svolte e con eventuali problemi di coordinamento».
