Movimenti a Sinistra: Rifondazione Comunista messinese fa i conti con la scissione di fatto dell’area Vendola

Movimenti a Sinistra: Rifondazione Comunista messinese fa i conti con la scissione di fatto dell’area Vendola

Movimenti a Sinistra: Rifondazione Comunista messinese fa i conti con la scissione di fatto dell’area Vendola

venerdì 06 Marzo 2009 - 22:06

Una serie d’iniziative per rilanciare l’Unità dei Comunisti

Rifondazione ancora sotto ‘choc’ per la fuoriuscita dal Partito di tanti compagni, prova a rilanciare il progetto dell’unità dei Comunisti.

Compagni di qua, compagni di là e l’unità é sempre più difficile: da una parte si lavora per dare vita ad un’area nuova, che possa essere laboratorio d’idee per il futuro, dall’altra si prova a ritrovare radici ed un minimo comun denominatore che non costituisca mai più un massimo comun divisore.

Entrambe le posizioni assai rispettabili se accompagnate dall’ideale che altrove sembra ormai pleonastico od addirittura qualcosa di cui sbarazzarsi in fretta: almeno quì questo non é in discussione e si litiga ancora per un idea.

Aveva riaperto le danze un comunicato a tratti anche aspro del Direttivo del Circolo Peppino Impastato che aveva comunque “preso atto delle scelte maturate dall’ex segretario e da alcuni altri membri dell’organismo” respingendono l’accusa però definita strumentale di “essere arroccati e identitari” ed augurando a chi se n’è andato di ritrovarsi tutti uniti ed ancora insieme nelle lotte sociali e lasciando aperta la speranza alla ricostruzione dell’unità politica mai così in discussione.

Una certa tranquillità la riportavano i sondaggi nazionali, accreditanti gli stessi partiti dell’area comunista in relativa crescita (tra lo 0,5 e l’1% complessiva ed insieme oltre la soglia di quel 4% necessario per una presenza in Europa), per quanto il leader nazionale di RC Ferrero denunciasse l’uso strumentale e politico degli stessi sondaggi sulla grande stampa.

In cantiere una serie d’iniziative, tra le più classiche ma adattate ai tempi: lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori, contro la disoccupazione e lo strapotere padronale e capitalistico, al fianco dei più deboli e nella difesa dell’ambiente.

Si riparla anche di nucleare, tornato più che mai ‘di moda’ dopo gli ultimi proclami governativi e le adesioni anche trasversali: rispunta persino un volantino con la scritta “Nucleare? No Grazie!” per una mobilitazione di massa ed un “nuovo modello energetico e di società” con tanto di spiegazioni sul perché il nucleare sia così pericoloso, nocivo ed antieconomico e quanto ci allontani realmente da strade non inquinanti e realmente alternative e sicure.

La presentazione di una rassegna della stampa araba, che non rischi di farci appiattire su un modello unico d’informazione, di notizie utili riguardanti l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia – alla quale daremo spazio rilevante nel pagina dedicata allo spazio elezioni, e d’una informativa in lingua italiana e rumena per la comprensione universale dei diritti (il 9 marzo, scade il termine per poter riempire il modulo che permette l’iscrizione nelle liste elettorali per le elezioni europee ed il termine ultimo per l’iscrizione nelle liste è di quaranta giorni prima dell’inizio delle operazioni di voto), concludono un primo quadro d’interessanti iniziative, segno d’una certa perdurante vitalità e di speranza in un futuro di rilancio per una Sinistra purtroppo ormai ridotta ai minimi termini e dalla cui ricrescita non può prescindere una democrazia realmente compiuta e pluralista.

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