Il ragusano Incardona supera il più votato del Pdl Santi Formica. Fatale l'opposizione a Lo Cascio? Fuori gioco anche Beninati e Ardizzone
Il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo ha varato la nuova giunta. Parecchie le novità, ma per la nostra città il dato importante è soprattutto uno: nessun rappresentate del territorio nel governo regionale. Tra i dodici assessori, che ancora non hanno ricevuto la delega, ci sono tre tecnici, il sostituto procuratore presso la Corte d’Appello di Palermo Giovanni Ilarda, il pm Massimo Russo e il professore Giovanni La Via.
Politicamente parlando, Lombardo ha dovuto lavorare parecchio per -sanare- una spaccatura interna al Pdl e che riguarda in particolare la sponda An. A pagare in prima persona per la bagarre interna al partito di Berlusconi e Fini è stato proprio Santi Formica, il più quotato tra i messinesi per l’assegnazione di un assessorato. La decisione sembra che anche stavolta sia stata presa a Milano, dal coordinatore nazionale di Alleanza Nazionale Ignazio La Russa, che ha preferito all’ex assessore al Lavoro uscente il ragusano Carmelo Incardona. Per Formica si tratta di una vera e propria beffa, visti i numerosi attestati di stima incassati durante l’ultimo governo Cuffaro. Fatale potrebbe essergli stata la votazione di qualche giorno fa per l’elezione a presidente dell’Ars del forzista Lo Cascio, nella quale, in prima battuta, erano mancati circa 16 voti dall’ala di Palazzo dei Normanni da lui -guidata-. E’ probabile, infatti, che la decisione di non nominare Formica sia stata precedente a tale votazione e proprio a questo potrebbe essere legata anche -l’opposizione-. E’ certo dunque che la vicenda, nonostante in un primo momento sia stata risanata, abbia comportato delle conseguenze e forse ancora ne porterà.
E se è vero che il coordinatore regionale di An Pippo Scalia, in campagna elettorale, aveva promesso ad Incardona, in caso di risultato positivio, un posto nella lista degli assessori, riuscire a superare sia il più votato del Pdl in Sicilia (Formica), sia Salvino Caputo, presidente del Gruppo parlamentare e altro -non nominato-, lascia non poco sorpresi. In più, nelle ultime ore, si vocifera che, qualora Incardona non fosse stato inserito nell’esecutivo siciliano, avrebbe comunque ottenuto la vice-presidenza dell´Ars. E’ dunque una precisa scelta politica che promuove il 44enne di Vittoria (dal 2002 al 2006 è stato presidente della Commissione regionale Antimafia, alla sua terza elezione) e boccia -i ribelli-.
-Accantonati- anche Giovanni Ardizzone e Nino Beninati, che qualche speranza ce l’avevano. In questo caso, oltre che alla questione interna al Pdl, il leader dell’Mpa Lombardo potrebbe aver tenuto conto della vicenda tutta messinese sulla scelta dei candidati a Sindaco e Presidente della Provincia di Messina, soprattutto per quanto riguarda la seconda poltrona. Il passo indietro di Carmelo Lo Monte dopo una settimana di scontri, fughe in avanti e prese di posizione, potrebbe aver portato a qualche conseguenza concreta.
La composizione della nuova giunta è di chiara marca Pdl: tre i rappresentanti in quota Forza Italia (Titti Bufardeci, Michele Cimino e Francesco Scoma) e due di An (Luigi Gentile e Carmelo Incardona). Due rappresentanti anche per l’Udc (Antonello Antinoro e Pippo Gianni) e per l’Mpa (Roberto di Mauro e Pippo Sorbello). Geograficamente invece, Palermo avrà 3 rappresentanti (Ilarda, Antinoro, Scoma) così come Agrigento (Gentile, Cimino, Di Mauro) e Siracusa (Bufardeci, Gianni e Sorbello). Un assessore invece per Trapani (Russo), Ragusa (Incardona) e Catania (La Via).
Nessuna rappresentante femminile. Saltato anche il nome di Giulia Adamo (Pdl).
