Non finisce l'odissea dei debiti fuori bilancio: due delibere tornano in commissione

Non finisce l’odissea dei debiti fuori bilancio: due delibere tornano in commissione

Redazione

Non finisce l’odissea dei debiti fuori bilancio: due delibere tornano in commissione

martedì 09 Dicembre 2008 - 14:34

Presente in aula l'assessore Scoglio, che ribadisce: «Tra i compiti della commissione non c'è l'inquisizione». Approvata una sola pratica da 391mila euro

Necessari ulteriori chiarimenti, niente disco verde a due delle ultime delibere di debiti fuori bilancio della prima “tranche- sottoposta al Consiglio comunale. Non è ancora finita l’odissea iniziata più di un mese fa, e non sono bastati i chiarimenti dati dall’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Scoglio, oggi presente in aula perché è dal suo assessorato che provengono le due delibere “contestate-. Sono le pratiche Ruggeri e Costa-Russotti Finance, dagli importi entrambi superiori ai 400mila euro.

Per quanto riguarda la prima (456mila euro), come aveva già fatto notare Pippo Trischitta (a proposito, oggi al suo “debutto- nel Gruppo Misto), l’importo è superiore al dovuto perché calcolato senza la devalutazione al 1992 prevista dalla sentenza. La seconda delibera (435mila euro) riguarda un contenzioso tra un privato, Domenico Costa, la Russotti Finance e il Comune. Questi ultimi sono stati entrambi ritenuti responsabili, ma solo il Comune è stato condannato a pagare, non avendo attivato la rivalsa nei confronti della stessa Russotti. Tra l’altro, come sottolineato anche oggi dal presidente della I commissione Giuseppe Melazzo, ci sarebbe stato tempo fino al 24 novembre per ricorrere in appello, ma non è stato fatto.

Su questo Scoglio ha detto la sua: «Secondo il dirigente non c’erano motivi per ricorrere in appello, per me la questione è chiusa». L’assessore ha anche fatto considerazioni di carattere generale: «Rinnovo il ringraziamento dell’amministrazione al presidente della I commissione Melazzo per il suo certosino lavoro. Certo ci sono state “casualità- un po’ strane». Il riferimento è alla cosiddetta pratica Mallandrino, per la quale solo dopo il passaggio dall’assessorato si è scoperto che il procedimento era ancora in corso.

Scoglio ha ribadito alcuni concetti già espressi ai componenti della I commissione: «La commissione non ha tra i suoi compiti l’inquisizione, l’accertamento delle responsabilità non compete né alla commissione né al sindaco, ma a chi è deputato per legge. Credo che la questione dei debiti fuori bilancio non vada affrontata con la paura di incorrere in responsabilità contabili, è una realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Non dimentichiamo che ci sono procedimenti anche di trentuno anni fa».

Anche Melazzo, però, ha ribadito la necessità della linea dura: Si mettano in mora i responsabili della mancata impugnazione di alcune delibere, come quella Crimi da 1,6 milioni di euro». Lo stesso Melazzo aveva riproposto alle due delibere poi rinviate in commissione un emendamento inizialmente presentato da Giorgio Muscolino dell’Udc e poi ritirato: si chiede, in sostanza, che le decorrenza degli interessi si chiuda al momento dell’approvazione, e non il 31 dicembre come previsto. Un emendamento ritenuto «inutile» dal dirigente Bruno. Un altro emendamento, che però verrà presentato per i prossimi debiti fuori bilancio che arriveranno in aula, chiede di inserire come fonte di approvvigionamento non solo la Cassa Depositi e Prestiti ma anche un istituto di credito.

L’unica delibera approvata oggi è quella relativa alla pratica Colonna, ex Mastroeni: un debito fuori bilancio da 391mila euro frutto di una transazione conveniente per il Comune.

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