L'odissea di un elettore disabile

L’odissea di un elettore disabile

Redazione

L’odissea di un elettore disabile

lunedì 14 Aprile 2008 - 13:13

La sua sezione è al secondo piano, si reca in quella dedicata ai disabili ma lì non lo fanno votare. Alla fine viene portato “di peso- dai carabinieri.

L’assurda vicenda che vi raccontiamo ci è stata segnalata da un lettore, Simone Rizzo, disabile costretto alla sedia a rotelle. Un elettore come tutti, ma che però per esercitare il proprio diritto al voto ha dovuto affrontare un’autentica odissea. Recatosi al suo seggio, il n. 216, scopre che è al secondo piano della scuola elementare di Faro Superiore, e dunque impossibile da raggiungere. Viene allora informato del fatto che può recarsi a votare alla n. 209, alla scuola elementare di Torre Faro, ma giunto lì non viene accettato dagli addetti del seggio perché non presente nella lista. L’Ufficio elettorale conferma che i disabili possono votare, se muniti di certificato medico, in un qualsiasi seggio a piano terra, ma nonostante ciò Rizzo è costretto ad essere trasportato a braccia, di peso, da due carabinieri, che lo hanno condotto nel suo seggio originario, il n. 216. Una vicenda assurda e paradossale.

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