L'onorevole Cardinale spiega al segretario regionale del Pd perché non si candiderà

L’onorevole Cardinale spiega al segretario regionale del Pd perché non si candiderà

Redazione

L’onorevole Cardinale spiega al segretario regionale del Pd perché non si candiderà

sabato 23 Febbraio 2008 - 16:33

L’onorevole Salvatore Cardinale in un lettera inviata la segretario regionale del Pd, Francantonio Genovese, spiega perché non proprorrà al propria candidatura la Parlamento.

Ecco il testo integrale:

“Carissimo Francantonio,

le notizie giornalistiche che, in questi giorni, accompagnano il difficile lavoro di compilazione delle liste elettorali per le elezioni di aprile e le numerose ed insistenti sollecitazioni che mi vengono indirizzate da tanti amici, dirigenti di partito e colleghi deputati, mi inducono a ripeterti, per iscritto e con animo sempre sereno, le ragioni per le quali ho deciso, per la verità già da parecchio tempo, di non riproporre la mia candidatura al Parlamento nazionale.

Si tratta di ragioni che trovano un fondamento essenziale nella sensibilità che ha sempre governato i miei sentimenti e che mi ha confermato nel valore che può assumere un processo di rinnovamento, specie se esso può contare su gesti generosi non meno che sulla consapevolezza del servizio reso nell’attività politica e nelle istituzioni.

So bene – e sento il dovere di rammentarlo anche a me stesso – la fatica e l’impegno che ha richiesto, in Sicilia, vivere una stagione di straordinaria importanza, concorrendo a rappresentarla non indegnamente in Parlamento, nei Governi della Repubblica e nel partito, contribuendo in prima linea a costruire prima l’esperienza della Margherita e poi il suo approdo nel Partito Democratico. Guardare a questa esperienza, così ricca e significativa, illumina meglio il senso della mia scelta di favorire un ricambio che aiuti il partito, con la tua guida e con il generoso contributo di Anna Finocchiaro, a tentare anche la difficile impresa di recuperare la Regione ad una prospettiva di cambiamento.

Si tratta, quindi, caro Francantonio, di non rendere vani gesti come il mio e di altri amici che, come me, hanno rinunciato a fare ricorso alla “protezione delle deroghe-, cosa assolutamente modesta e doverosa, operando, invece, perché le speranze che il Partito Democratico sta alimentando non si rivelino illusioni ottiche ma sappiano suscitare un processo di rinnovamento facilmente comprensibile.

Per quel che mi riguarda il mio posto sarà accanto a te anche in questa battaglia su questo terreno, pronto ad assumermi oneri, responsabilità e impegni cui dovessi venire chiamato.

Con l’amicizia, l’affetto e la lealtà di sempre.

Tuo,

Salvatore Cardinale-

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