Opere di difesa costiera tra Ganzirri e Torre Faro per 385 mila euro

Opere di difesa costiera tra Ganzirri e Torre Faro per 385 mila euro

Opere di difesa costiera tra Ganzirri e Torre Faro per 385 mila euro

venerdì 20 Novembre 2009 - 14:17

I lavori presentati oggi in una conferenza stampa a Palazzo Zanca. Isgrò: «Determinante sinergia tra Comune e Capitaneria di Porto. Adesso non vanno persi i fondi per S. Margherita». Il comandante Martello: «Le istituzioni devono dare segnali, ma la cittadinanza deve avere più rispetto per la cosa pubblica».

Una barriera a difesa della fascia costiera Ganzirri-Torre Faro. Le opere finanziate col programma di interventi a tutela dell’ambinte e della difesa del suolo della Regione Sicilia sono state presentate stamani nel corso di una conferenza stampa. Lavori per oltre 385 mila euro, aggiudicati alla ditta Cantieri Riuniti Srl di Catania, frutto della sinergia tra Comune e Capitaneria di Porto. A illustrare il tutto l’assessore al Waterfront Pippo Isgrò e il comandante della Capitaneria di Porto, capitano di vascello Nunzio Martello, insieme al sindaco Giuseppe Buzzanca e all’assessore alle Politiche finanziarie Orazio Miloro. «Oggi inauguriamo un metodo di lavoro integrato determinante – afferma Isgrò – non a paratie stagne ma con vasi comunicanti. Quanto andiamo a realizzare, poi, dimostra che la macchina comunale non è così carente come si dice, basta creare i giusti entusiasmi». Dal punto di vista tecnico quanto verrà fatto a Ganzirri sarà diverso rispetto alla riqualificazione di S. Margherita (si tratta di -rifioritura della barriera-), e a proposito della zona sud Isgrò ha approfittato dell’occasione per sollecitare al sindaco Buzzanca, nella sua veste di deputato regionale, un intervento deciso a Palermo, «dove rischiamo che il progetto esecutivo per la fascia Galati Marina – S. Margherita venga stralciato e dunque non finanziato».

«Abbiamo 60 chilometri di costa – ha ricordato Buzzanca – che sono senz’altro una ricchezza ma rappresentano anche diverse criticità. Non dimentichiamo, infatti, che oltre al dissesto idrogeologico delle colline dobbiamo anche guardarci dal mare e dalle mareggiate che diverse volte hanno creato problemi». Altri interventi, ha preannunciato Isgrò, riguarderanno la zona sud ma anche Paradiso e Grotte. Le istituzioni, però, da sole non bastano, come ha sottolineato il comandante Martello: «E’ fondamentale che i messinesi ritrovino il senso di appartenenza. Un esempio: quest’estate veniva effettuata la pulizia delle spiagge e poche ore dopo era tutto uguale a prima. Ci vuole più rispetto per la cosa pubblica». Nel corso della conferenza stampa è stato anche presentato un video subacqueo, girato dai sommozzatori della Guardia costiera, che ha documentato l’azione erosiva nelle barriere artificiali a mare, che hanno svolto la loro funzione per qualche anno e successivamente, per mancanza di manutenzione, sono state dissestate dai marosi. In molti casi per le barriere poste su fondali sabbiosi, si è verificato un insabbiamento dei massi con abbassamento della loro quota, non garantendo così la salvaguardia dei centri abitati, delle spiagge, degli impianti di sollevamento e delle strade.

(foto Dino Sturiale)

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