L'opposizione incalza: «Se non risolve le contraddizioni, il sindaco faccia un passo indietro»

L’opposizione incalza: «Se non risolve le contraddizioni, il sindaco faccia un passo indietro»

Redazione

L’opposizione incalza: «Se non risolve le contraddizioni, il sindaco faccia un passo indietro»

lunedì 29 Dicembre 2008 - 14:57

Documento dei consiglieri Barbalace, Barone, Caprì, Gennaro e Zuccarello: «Dietro la sicurezza di Buzzanca si nasconde un profondo isolamento politico. Questa coalizione è inadeguata»

«Il sindaco di Messina è un “disco rotto- che suona sempre gli stessi proclami ma non riesce a gestire la maggioranza d’aula». L’occasione era troppo ghiotta perché anche questa volta l’opposizione se la lasciasse sfuggire. Il sindaco Buzzanca sabato scorso chiede alla maggioranza di stringersi attorno a lui e al suo programma, dicendo altrimenti pronto a fare un “passo indietro-, e per tutta risposta oggi in consiglio cade il numero legale nonostante all’ordine del giorno ci fossero ancora debiti fuori bilancio. Il tutto mentre si preparava un’importante riunione politica interna al Pdl.

Così i consiglieri di vari gruppi in orbita Pd, Nicola Barbalace, Antonio Barone, Giorgio Caprì, Gaetano Gennaro e Daniele Zuccarello, osservano in una nota che la maggioranza non riesce a garantire i numeri «neanche quando si tratta di votare importanti provvedimenti economico-finanziari come quelli di oggi. E’ miseramente fallita anche la presa di posizione nei confronti dei gruppi consiliari della propria coalizione, richiamati al senso di responsabilità ed ad un più saldo sostegno all’amministrazione nell’attuazione del proprio programma politico».

«Infatti – prosegue la nota – nonostante il chiarissimo out-out nei confronti della sua maggioranza, la caduta del numero legale durante la seduta odierna dimostra, per l’ennesima volta, l’evidente scollamento tra la figura del sindaco e gran parte della maggioranza consiliare. Tali difficoltà impediscono di fatto una sana amministrazione della città. Il “passo indietro- paventato da Buzzanca durante la seduta di commemorazione per il centenario del terremoto appalesa che la minaccia utilizzata non fa altro che ostentare una sicurezza che di fatto nasconde un profondo isolamento politico».

Secondo i consiglieri «questa è la chiara dimostrazione dell’inadeguatezza di tale coalizione a gestire politicamente il difficile momento sociale ed economico in cui versa la città di Messina. Chiediamo al sindaco di risolvere immediatamente le contraddizioni emerse all’interno del centrodestra poiché la città non può più aspettare ed inizi finalmente a dare le risposte che i messinesi meritano su temi importanti quali: lo stato economico-finanziario del Comune, la gestione dei servizi sociali, la riorganizzazione dell’Atm, l’emergenza lavoro, lo smaltimento dei rifiuti, ecc., accantonando ogni forma di proclama».

«Diversamente – concludono Barbalace, Barone, Caprì, Gennaro e Zuccarello – ci aspettiamo che alle parole seguano i fatti e che Buzzanca prenda atto del fallimento della sua sindaca tura compiendo il passo indietro già annunciato».

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