Ospedale Piemonte, Rinaldi (Pd) definisce ambigua la posizione di Buzzanca

Ospedale Piemonte, Rinaldi (Pd) definisce ambigua la posizione di Buzzanca

Ospedale Piemonte, Rinaldi (Pd) definisce ambigua la posizione di Buzzanca

sabato 20 Giugno 2009 - 17:23

«Condivisibile la critica verso la riforma targata Russo, ma allora perché l'ha votata?» si chiede il deputato regionale

Dura critica del deputato regionale del Pd Franco Rinaldi nei confronti dell’omologo, nonché sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca.

Rinaldi critica soprattutto le esternazioni espresse dal sindaco durante l’incontro di venerdì scorso con i lavoratori dell’Ospedale Piemonte, che gli hanno consegnato sedicimila firme contro la chiusura del nosocomio (in basso troverete l’articolo correlato di Elena De Pasquale).

Rinaldi torna in particolare su due stralci del discorso di Buzzanca.

Innanzitutto sulla inefficacia e inappropriatezza della riforma della sanità siciliana, riflettendo sul fatto che la legge è stata votata anche dalla componente Pdl alla regione, alla quale appartiene Buzzanca notando, a suo dire, che la validità di una riforma per il centrodestra è segnata dal termometro dello stato delle alleanze e dalla convenienza partitica, non dalla bontà della normativa stessa o dal beneficio che da essa possono trarre i siciliani.

«L’On. Buzzanca – dice Rinaldi – attaccando l’assessore Massimo Russo afferma di non condividere per nulla la nuova legge. Valutazione che è assolutamente condivisibile. Ma allora, c’è da chiedersi, perché l’ha votata? Perché lui che, come tiene a ricordare, opera nel campo della sanità da trent’anni, ed il suo gruppo, con il disegno di legge presentato dal compagno di partito Innocenzo Leontini, hanno fortemente voluto e fatto approvare una modifica radicale alla riforma originaria presentata dal Governo regionale? C’è un solo partito che può rivendicare la sua contrarietà a questa legge ed è il Partito democratico. E’ curioso che Buzzanca affermi di ‘non voler far diventare la sanità messinese terreno di scontro tra Pdl ed Mpa’ e ‘di non voler tirare in ballo l’appartenenza politica’ proprio nel momento in cui lo scontro nella coalizione di governo, con l’affermazione di Lombardo di voler andare fino in fondo, raggiunge il suo apice».

L’affondo finale di Rinaldi è contro tutta la coalizione del Pdl, definendo “senza pudore” i giochi di potere sulla pelle dei siciliani che il centrodestra starebbe portando avanti, sostenendo falsamente di voler combattere contro un mostro che essa stessa avrebbe contribuito a creare.

Una politica, definita dal vicecapogruppo all’Ars del Pd, “ambigua”.

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