Nel Partito Democratico è il momento delle analisi

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Redazione

Nel Partito Democratico è il momento delle analisi

martedì 17 Giugno 2008 - 23:01

Il centrosinistra si lecca le ferite e si prepara a un confronto tutto interno

In casa Pd, mentre ancora si conteggiano le schede e i responsabili del Comune tentano di fornire al più presto il dato definitivo di queste elezioni amministrative 2008, è gia tempo di leccarsi le ferite. La sconfitta brucia, brucia tantissimo. Lasciando stare la Provincia di Messina, dove il risultato sembrava scontato anche se forse con dimensioni leggermente ridotte, i numeri che hanno portato alla sconfitta di Francantonio Genovese devono fare riflettere. Inoltre, il quadro deve essere allargato alla disfatta che è di carattere regionale, visto l’otto a zero delle altre province e il tre a zero dei comuni di Catania, Siracusa e Messina appunto. Battute d’arresto che tra l’altro fanno seguito a quelle dello scorso aprile, quando Anna Finocchiaro in Sicilia e Walter Veltroni per le nazionali, dovettero cedere il passo rispettivamente a Raffaele Lombardo e Silvio Berlusconi.

Proprio all’indomani del brutto ko di due mesi fa, si era già accennato ad un’analisi interna, soprattutto a livello “isolano-; un confronto tra le varie anime che formano il Partito Democratico, poi rimandato, in attesa della tornata elettorale di questi giorni. Adesso lo scenario è limpido nella sostanza, ma non facile da decifrare in previsione futura. E’ evidente che i vertici del nuovo soggetto politico del centrosinistra dovranno discutere per capire il perché di questa debacle, studiare eventuali soluzioni, individuare eventuali responsabilità. In bilico ci sarebbe anche la posizione del segretario regionale Francantonio Genovese; il messinese, è stato superato al primo turno dall’avversario del centrodestra Giuseppe Buzzanca, non riuscendo a portarlo al ballottaggio nonostante l’assist fornitogli da Fabio D’Amore. Ma sono diversi i segnali che portano ad ipotizzare che qualcuno possa chiedere -la testa- di Genovese: la -storiaccia- della Lista Siracusano Presidente, le dimissioni del cognato Franco Rinaldi da segretario provinciale, i -pruriti- di Antonio Saitta e di altri componenti dell’area ex Ds, la beffa di vedere, alla vigilia delle elezioni, Marcello Scurria, ex segretario provinciale proprio dei Ds e tra i maggiori artefici della decadenza di Buzzanca, andare a rinfoltire le fila “nemiche- nel cosiddetto “Laboratorio Messina-. Inoltre Genovese potrebbe pagare lo scotto del fallimento politico complessivo, in virtù di una guida politica e di scelte prese che alcuni non avrebbero condiviso totalmente.

Nella riflessione puo’ in qualche modo anche essere presa in considerazione, la spaccatura che è presente nel panorama nazionale del partito, dove i rappresentanti dell’area Margherita e Ds convivono ma forse non con la totale naturalezza necessaria per creare una progetto in grado di attirare consensi e adesioni, anche se la realtà è evidentemente di recente nascita e quindi necessità di tempo per rodare i meccanismi. Tante volte è stato ribadito che non bisognava più pensare alle vecchie logiche, ma immaginare veramente un soggetto unitario e forte. E’ vero che questa analisi potrebbe essere fatta anche per il Pdl, che è ancora l’insieme di alcuni soggetti non pienamente aggregati. Ma Berlusconi e i suoi alleati sono riusciti a sfruttare l’onda lunga del malcontento verso il Governo Prodi e a conquistare la guida del Paese e di molte singole realtà come la nostra.

Tornando al centrosinistra e visti questi elementi dunque, sembra necessario un confronto per individuare dei correttivi che possano fare cambiare il trend. L’occasione giusta dovrebbe essere l’assemblea regionale del partito fissata per il 6 luglio e prevista in questa data proprio affinché arrivasse dopo il banco di prova delle elezioni. Anche se già lunedì è previsto un faccia a faccia tra tutti i segretari provinciali.

Genovese ha dichiarato che continuerà ad impegnarsi per Messina, all’apposizione cittadina e da Deputato alla Camera. Dal punto di vista politico è convinto che il lavoro svolto in questi mesi è comunque apprezzabile, visto che non è facile radicarsi in poco tempo sul territorio. Molti adesso però, all’interno del suo stesso partito, aspettano una -prima mossa-. A livello regionale invece, non dimentichiamo che oltre a lui, hanno perso la sfida elettorale altri soggetti importanti come Salvatore Messana (attuale sindaco di Caltanissetta che non è andato bene nella corsa alla Provincia nissena), Roberto De Benedictis (deputato regionale sconfitto per la poltrona di Sindaco di Siracusa) e Giovanni Burtone (Parlamentare arrivato terzo per Palazzo degli Elefanti a Catania dopo Stancanelli e Musumeci).

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