Il Pd di Messina si organizza per “salvare- la scuola

Il Pd di Messina si organizza per “salvare- la scuola

Redazione

Il Pd di Messina si organizza per “salvare- la scuola

sabato 08 Novembre 2008 - 14:06

Una serie di iniziative finalizzate alla raccolta firme per un referendum sull'abolizione delle nuove norme che penalizzerebbero il settore dell'istruzione. Il 21 novembre manifestazione in città con il ministro ombra Garavaglia

Questa mattina nel corso di una conferenza stampa è stato illustrato il percorso che il Pd intende intraprendere per dare il via alla mobilitazione ed alla raccolta firme per un referendum finalizzato ad abolire quelle norme che penalizzano il settore scolastico. Verranno creati dei comitati promotori ed una serie di iniziative, tra cui una manifestazione pubblica che si terrà il 21 novembre ed alla quale parteciperà il ministro ombra del Partito Democratico, Maria Pia Garavaglia.

All’incontro di oggi erano presenti il Coordinatore provinciale del partito, Pippo Rao (nella foto), la responsabile regionale del Dipartimento Scuola e formazione del Pd, Stefania Scolaro e Liliana Modica, componente la Direzione provinciale del PD ed ex assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Messina.

“Saranno attivati in tutta la provincia – ha dichiarato Pippo Rao – comitati promotori a favore del referendum per l’abrogazione della Legge Gelmini coinvolgendo, non solo i nostri circoli, ma tutti coloro che intendano attivarsi per la cancellazione di questa normativa. Per questa ragione abbiamo attivato un numero di fax, 0902927384, ed un indirizzo e-mail, pdmessina@alice.it, ai quali potranno rivolgersi tutti coloro che vogliono aderire alla mobilitazione. Questa protesta è già uscita dalle sedi di partito, coinvolge tutti. Il Pd la sosterrà senza strumentalizzarla, come ha sempre sostenuto le ragioni del ‘no’ a questa legge, in tutte le sede istituzionali-. E in tal senso già venti scuole a Messina si sarebbero dichiarate disponibili a sostenere la lotta per il referendum.

“Formulare i quesiti referendari non sarà semplice – ha detto Liliana Modica – perché i tagli sulla scuola sono contenuti, in gran parte, nella Finanziaria e la Costituzione proibisce ai cittadini di esprimersi sulle leggi tributarie e di bilancio. Ma i punti referendabili, che potrebbero consentire di rivedere tutto l’impianto normativo, non mancano: come la trasformazione delle Università in Fondazioni nel Decreto Tremonti e il maestro unico nel Decreto Gelmini-.

Dunque non solo scuola, ma anche università, con le controproposte, dieci, targate Luciano Modica, Responsabile Nazionale Università del partito.

In basso cliccando download, scaricabile il dossier del Pd: “Le bugie di Berlusconi sulla scuola-

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