Pd nuovamente a confronto, il gruppo Letta propone: gestione locale del partito a organismi collegiali

Pd nuovamente a confronto, il gruppo Letta propone: gestione locale del partito a organismi collegiali

Redazione

Pd nuovamente a confronto, il gruppo Letta propone: gestione locale del partito a organismi collegiali

lunedì 06 Ottobre 2008 - 11:32

Si riunisce l'assemblea provinciale, probabile nuovo rinvio per l'elezione del segretario. La corrente lettiana parla di «evidente incapacità del gruppo dirigente siciliano di esprimere una linea politica di alto profilo»

L’assemblea provinciale del Pd ci riprova. Stesso giorno (lunedì), stessa ora (16.30), stesso luogo (la biblioteca della chiesa di Porto Salvo), e probabilmente stesso esito, ovvero fumata -grigia- per l’elezione del segretario provinciale. In verità in pochi si aspettano la fumata bianca, tanto che ufficialmente quasi nessuno dice che oggi il Pd si riunisce per eleggere il nuovo leader locale. Sul nome di Pippo Rao, in ogni caso, non sembrano esserci grossi tentennamenti, la questione posta dal trio Bottari-Panarello-Saitta ma anche, come vedremo, dal gruppo Letta è molto più ampia e se vogliamo profonda, e riguarda l’impostazione di base che è stata data al partito fin dalla sua nascita, addirittura dalle primarie. L’elezione di un segretario provinciale in questo contesto, a prescindere dai nomi, ai più sembra fuori luogo: meglio riorganizzare il partito, costruire un vero dibattito, e poi passare alla formazione degli assetti.

Così è probabile che né Rao, né Giuseppe Grioli (in lizza per la segreteria comunale), né Francesco Calanna (si fa il suo nome per la presidenza dell’assemblea costituente) verranno -incoronati- quest’oggi, in un’assemblea che alla fine dovrebbe rivelarsi un’ulteriore tappa verso il congresso di inizio 2009. Di tutto questo si è parlato anche ieri, in occasione della riunione della componente -lettiana- del Pd messinese, alla presenza del coordinatore regionale Angelo Argento, componente della quale fanno parte tra gli altri, è bene ricordarlo, il capogruppo del Pd a Palazzo Zanca Marcello Greco e il consigliere Paolo Saglimbeni.

«Preso atto della ormai evidente incapacità del gruppo dirigente del Pd siciliano di esprimere una linea politica di alto profilo – è il duro attacco del documento conclusivo della riunione – il Gruppo Letta individua nel confronto aperto e leale a tutto campo l’unico strumento in grado di superare lo stato di immobilismo in cui versa la Sinistra moderata italiana. E’ tempo di contrapporsi alla Destra, in sede nazionale come in quella locale, sui programmi e sui fatti, nella ferma convinzione che solo il valore delle idee può dare dignità ed efficacia alla politica. Evitando di rinchiudersi nel recinto, fin troppo affollato, dell’antiberlusconismo e dell’antilombardismo di principio, con la non secondaria conseguenza di perdere identità e isolarsi politicamente».

Il gruppo, dunque, propone «che la gestione locale del Partito Democratico sia affidata a organismi collegiali nei quali trovino spazio le diverse anime del Partito, in base alle loro proposte politiche e non ai pacchetti di tessere detenuti. A tali organismi deve essere affidato il compito di proporre, a livello locale prima, nazionale poi, percorsi politici di profilo ben più elevato rispetto a quelli attualmente seguiti. In particolare, il Gruppo Letta individua nel patrimonio storico delle forze progressiste di matrice liberaldemocratica e cattolica due grandi temi sui quali avviare un’attenta riflessione e un confronto serrato, anche in previsione di future alleanze. Il primo è imposto da una politica governativa indirizzata verso un federalismo gravemente penalizzante le regioni economicamente più deboli e si traduce nell’immediata riscoperta di una politica realmente meridionalista. Ben diversa dalle reiterate e umilianti richieste di aiuto economico; prive di possibilità di accoglimento se argomentate con fragili e imbarazzanti ragioni di amicizia e non supportate da un chiaro progetto di sviluppo sostenibile».

«Il secondo – si legge ancora – è quello della moralità e della legalità nella gestione della cosa pubblica. Tema da troppo tempo dimenticato dalla Destra come dalla Sinistra moderata, che deve diventare una peculiarità del Partito Democratico e condurre a un deciso ridimensionamento degli spazi della società civile che una politica ingorda e incapace ha perniciosamente occupato. Il Gruppo Letta di Messina invita quindi tutti coloro che credono in un Pd moderno a confrontarsi apertamente con le precedenti proposte fin dalla prossima Assemblea».

(foto Dino Sturiale)

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