Pd, le reazioni. De Benedictis: «Scelte inadeguate, in certi casi offensive». Zappulla: «Genovese e Russo si dimettano»

L’uno definisce addirittura offensive, in certi casi, le liste politiche del Pd. L’altro chiede, senza mezzi termini, le dimissioni di Francantonio Genovese e Tonino Russo, i numeri uno e due in Sicilia del partito. Le dure reazioni alla compilazione delle liste provengono da due deputati regionali del Pd, Roberto De Benedictis e Giuseppe Zappulla.

«Ci sono momenti – afferma De Benedictis – in cui bisogna ammettere verità che fanno male: le liste del Partito Democratico in Sicilia per il parlamento nazionale sono inadeguate, in certi casi offensive, comunque sbagliate. La questione delle deroghe non sia una foglia di fico: è rimasto fuori Lumia per far posto ad illustri sconosciuti. Per non parlare dello scandalo di Siracusa e Ragusa, che sono senza rappresentanti al Parlamento. I primi responsabili di questa situazione sono il segretario nazionale, il segretario regionale e il suo vice, peraltro tutti candidati. A questo punto – conclude – esiste una sola possibilità per rimediare: intervenire prima della presentazione ufficiale delle liste. Altrimenti i vertici del Pd si assumeranno fino in fondo la responsabilità di un disastro annunciato».

«Ciò che temevo si è avverato – è il commento di Zappulla – le liste elettorali definite a Roma per la Sicilia sono un disastro. Basta scorrerle per capire che si sono consumati scambi, compromessi e forzature gravissime e pesanti a danno del partito siciliano e dei territori». Non è tenero il deputato regionale: «Una miscela di candidature di stampo feudale, presenze esorbitanti e stravaganti esterne alla Sicilia hanno determinato la inaccettabile conclusione della esclusione della provincia di Siracusa e di altre importanti realtà siciliane. Dopo 65 anni di storia democratica la provincia di Siracusa, la provincia più ulivista e di sinistra della Sicilia, non avrà una rappresentanza parlamentare nazionale. E a sceglierlo non saranno gli elettori ma un tavolo verticistico nazionale».

Zappulla individua anche i responsabili di questa situazione: «Un simile disastroso risultato ha tante responsabilità ma la più evidente, grave e clamorosa è quella della segreteria regionale. Genovese e Russo devono dimettersi, non possono continuare a rappresentare il partito siciliano dopo avere consentito con la loro complicità che si consumassero simili misfatti e umiliazioni. Auspico, pertanto, che dall’intera Sicilia si alzi forte la voce dei militanti e degli elettori per chiedere le dimissioni dei vertici del partito regionale. A Veltroni chiedo di prendere atto che le liste siciliane sono assolutamente inadeguate a rappresentare la Sicilia – conclude – e a consentire quella necessaria, straordinaria mobilitazione e competizione elettorale nazionale e regionale».