Pd, le reazioni. De Benedictis: «Scelte inadeguate, in certi casi offensive». Zappulla: «Genovese e Russo si dimettano»

Pd, le reazioni. De Benedictis: «Scelte inadeguate, in certi casi offensive». Zappulla: «Genovese e Russo si dimettano»

Redazione

Pd, le reazioni. De Benedictis: «Scelte inadeguate, in certi casi offensive». Zappulla: «Genovese e Russo si dimettano»

martedì 04 Marzo 2008 - 10:31

I due deputati regionali durissimi sulla compilazione delle liste per le politiche

L’uno definisce addirittura offensive, in certi casi, le liste politiche del Pd. L’altro chiede, senza mezzi termini, le dimissioni di Francantonio Genovese e Tonino Russo, i numeri uno e due in Sicilia del partito. Le dure reazioni alla compilazione delle liste provengono da due deputati regionali del Pd, Roberto De Benedictis e Giuseppe Zappulla.

«Ci sono momenti – afferma De Benedictis – in cui bisogna ammettere verità che fanno male: le liste del Partito Democratico in Sicilia per il parlamento nazionale sono inadeguate, in certi casi offensive, comunque sbagliate. La questione delle deroghe non sia una foglia di fico: è rimasto fuori Lumia per far posto ad illustri sconosciuti. Per non parlare dello scandalo di Siracusa e Ragusa, che sono senza rappresentanti al Parlamento. I primi responsabili di questa situazione sono il segretario nazionale, il segretario regionale e il suo vice, peraltro tutti candidati. A questo punto – conclude – esiste una sola possibilità per rimediare: intervenire prima della presentazione ufficiale delle liste. Altrimenti i vertici del Pd si assumeranno fino in fondo la responsabilità di un disastro annunciato».

«Ciò che temevo si è avverato – è il commento di Zappulla – le liste elettorali definite a Roma per la Sicilia sono un disastro. Basta scorrerle per capire che si sono consumati scambi, compromessi e forzature gravissime e pesanti a danno del partito siciliano e dei territori». Non è tenero il deputato regionale: «Una miscela di candidature di stampo feudale, presenze esorbitanti e stravaganti esterne alla Sicilia hanno determinato la inaccettabile conclusione della esclusione della provincia di Siracusa e di altre importanti realtà siciliane. Dopo 65 anni di storia democratica la provincia di Siracusa, la provincia più ulivista e di sinistra della Sicilia, non avrà una rappresentanza parlamentare nazionale. E a sceglierlo non saranno gli elettori ma un tavolo verticistico nazionale».

Zappulla individua anche i responsabili di questa situazione: «Un simile disastroso risultato ha tante responsabilità ma la più evidente, grave e clamorosa è quella della segreteria regionale. Genovese e Russo devono dimettersi, non possono continuare a rappresentare il partito siciliano dopo avere consentito con la loro complicità che si consumassero simili misfatti e umiliazioni. Auspico, pertanto, che dall’intera Sicilia si alzi forte la voce dei militanti e degli elettori per chiedere le dimissioni dei vertici del partito regionale. A Veltroni chiedo di prendere atto che le liste siciliane sono assolutamente inadeguate a rappresentare la Sicilia – conclude – e a consentire quella necessaria, straordinaria mobilitazione e competizione elettorale nazionale e regionale».

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