Domani nuova riunione del centrosinistra. Rinaldi sulle primarie proposte da Idv: «Pretestuosa a venti giorni dalla presentazione delle liste». Ialacqua (Prc): «Alle elezioni col nostro simbolo»
Grandi manovre in corso per il centrosinistra. Si è appena conclusa la riunione dal quale è venuto fuori l’ufficialità del nome del candidato alla presidenza della Provincia del Pd: è l’imprenditore Paolo Siracusano, noto per la sua azienda concessionaria di automobili. Siracusano viene proposto come nome nuovo e la sua candidatura è stata spinta anche da altri rappresentanti del mondo dell’imprenditoria. Tramontata l’ipotesi di un politico più -navigato- come Panarello e Librizzi. Intanto si lavora anche alla composizione delle liste e soprattutto al gioco delle alleanze. Per quanto riguarda le liste, il Pd dovrebbe presentarne otto-nove ai nastri di partenza, più almeno un paio di matrice socialista e quella in -ticket- di Verdi e Sinistra Democratica. A una lista, sempre in appoggio a Genovese, starebbe lavorando anche Antonio Saitta, che metterebbe assieme esponenti socialisti ed ex Ds, soprattutto ex Vince Messina (come Gaetano Gennaro).
Una volta ufficializzata la candidatura per Palazzo dei Leoni, domani sera si terrà un nuovo vertice per chiarire definitivamente la -squadra- elettorale che sosterrà la candidatura a sindaco di Genovese. Qui la faccenda si fa un pò più complicata, soprattutto per la posizione di Italia dei Valori, che ha chiesto le primarie, proponendo come proprio candidato Maurizio Rella o, secondo indiscrezioni non confermate dai vertici del partito, l’ex presidente dell’Atm Gabriele Siracusano. Un’ipotesi, quella delle primarie, difficilmente attuabile, come ci ha confermato oggi il coordinatore provinciale del Pd Franco Rinaldi: «Mi pare una richiesta pretestuosa a venti giorni dalla presentazione delle liste. La candidatura di Genovese è stata decisa in autunno e condivisa da tutti». Probabile, a questo punto, la spaccatura.
E se Sinistra Democratica e Verdi confermano che appoggeranno l’ex sindaco, la componente comunista di quella che è stata la Sinistra Arcobaleno sceglie di prendere una strada diversa. Rifondazione Comunista ha tenuto una riunione giovedì sera nella quale si è deciso, non senza qualche disaccordo (Giuseppe Ramires avrebbe lasciato il partito), di non accordarsi con il Pd correndo da soli, o comunque insieme ad altre forze di sinistra, come il Pdci, che domani dovrebbe riunirsi per decidere il da farsi. «Alle elezioni andremo con il nostro simbolo – conferma Daniele Ialacqua, segretario del Prc – ma il discorso va oltre l’appoggio o meno a Genovese, e non c’è stata chissà quale spaccatura. Semplicemente abbiamo ritenuto opportuno mettere in campo uno schieramento alternativo a centrodestra e centrosinistra. E’ vero, due anni fa eravamo nella giunta Genovese, la quale però non si è dimostrata all’altezza della situazione, con una sinistra la cui posizione è stata marginalizzata». Il nome più gettonato per la candidatura a sindaco sembra quello di Nino Mantineo, presidente del Cesv, mentre non è escluso, a questo punto, che anche per Palazzo dei Leoni spunti fuori una candidatrua autonoma.
(nelle foto Franco Rinaldi e Daniele Ialacqua)
