Di Pietro precisa: «Il Ponte non si farà»

Di Pietro precisa: «Il Ponte non si farà»

Redazione

Di Pietro precisa: «Il Ponte non si farà»

sabato 27 Ottobre 2007 - 10:08

«Nessun carrozzone, si investiranno le risorse a disposizione e non si pagheranno inutili penali»

«Non si tiene in vita alcun carrozzone, si usano in modo efficiente le risorse a disposizione, si salvaguarda il valore generato in questi anni dalla società e si evita di pagare centinaia di milioni di euro in penali». Così Antonio Di Pietro, ministro alle Infrastrutture, chiarisce ancora una volta il voto contrario dei “suoi- senatori all’emendamento che chiedeva la soppressione della Società Stretto di Messina. Quattro pesanti “no-, che hanno consentito al centrodestra di battere la maggioranza in aula e alla società creata per rendere possibile il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria di rimanere in piedi. Ma secondo Di Pietro questo non significa che il Ponte si farà, tutt’altro, «non c’era e non c’è altro da decidere per non farlo giacché tutto è già stato deciso», essendo «già raggiunto l’obiettivo di non realizzare il Ponte».

Secondo il ministro dell’Italia dei Valori è bene concentrarsi su quello che si farà con le risorse originariamente destinate alla mega-infrastruttura. «In Calabria i soldi previsti per il Ponte li stiamo utilizzando per le opere di efficientamento del sistema di attracchi a Villa San Giovanni, i lavori del megalotto Sibari-Roseto della statale 106 Jonica, la progettazione del megalotto Cotono-Cariati della stessa strada e la progettazione della tangenziale di Reggio Calabria. In Sicilia finanziamo le metropolitane di Palermo, Catania e Messina e il completamento della strada Agrigento-Caltanisetta».

«In ogni caso, è bene che si sappia – aggiunge Di Pietro – che ho disposto in via immediata il totale dimagrimento della società Stretto Messina: il personale sarà portato da 100 a non più di 5 unità, il CdA sostituito da un amministratore unico che non percepirà alcun compenso». Ci si chiede, a questo punto, che fine faranno le altre 95 unità?

Ma il fuoco delle polemiche non accenna a spegnersi. Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Camera, intervenendo alla trasmissione alla trasmissione radiofonica Ecoradio, ha detto: «trovo singolare che il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, sostenga da un lato il de-finanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina e dall’altro mantenga in vita un monumento allo spreco, come la Societa’ stretto di Messina».

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