Politiche sociali, il bilancio dell'assessore Aliberti

Politiche sociali, il bilancio dell’assessore Aliberti

Redazione

Politiche sociali, il bilancio dell’assessore Aliberti

venerdì 19 Dicembre 2008 - 16:11

«La sospensione dei servizi sarebbe stata una vera sconfitta, attendiamo novità dalla Regione. Ma il dipartimento attiene a molti settori, dai minori alle donne»

Il dipartimento delle Politiche sociali punta molto sui servizi alla persona, ma non solo su quelli. L’assessore Pinella Aliberti (nella foto), con l’approssimarsi della fine dell’anno, traccia un bilancio dell’attività del suo settore di competenza, puntualizzando che un conto sono i servizi sociali, sui quali sono costantemente accesi i riflettori dell’opinione pubblica, e un altro conto sono tutti gli altri settori sui quali il suo dipartimento ha competenze e concentra la propria attenzione. Con attività che, è costretta a notare la Aliberti, spesso vengono ignorate dai più.

«I servizi sociali – afferma la Aliberti – hanno certamente tenuto banco in questi mesi, essenzialmente per le difficoltà economiche dell’Istituzione per i Servizi Sociali. Le note vicende hanno polarizzato l’attenzione del mondo politico, dei media, dei sindacati, dei lavoratori e delle cooperative perché per ben due volte si è rischiato di sospendere i servizi con conseguenze davvero drammatiche. I servizi sociali, comunemente intesi come i servizi alla persona, rappresentano un caposaldo della società civile e la loro sospensione sarebbe stata una vera sconfitta. Ad oggi siamo in attesa di redigere un vero piano che possa portarci ad una reale rimodulazione dei Servizi sia per competenze che per gestione. Ovviamente tutto questo si sta cercando di attuarlo facendo riferimento alle novità che potrebbero riguardare interpretazioni più moderne che potrebbero giungere dalla Regione Siciliana».

«Un doveroso distinguo – aggiunge però la Aliberti – sono le Politiche Sociali che nel linguaggio comune vengono confusi od accomunati ai servizi alla persona. In realtà il Dipartimento delle Politiche Sociali attiene specificamente ai molti settori che di norma non vengono attenzionati se non con una progettualità tipica del Dipartimento. Ovvero, minori: progetti contro lo sfruttamento minorile, attività di predisposizione di percorsi educativi per soggetti preadolescenti e adolescenti che vertono in situazioni di disagio, attività di aggregazione quale opportunità di promozione e sviluppo. Anziani: progetti di attività sociali che aiutino l’integrazione di tutte le risorse esistenti sul territorio. Disabilità come servizi integrativi alla persona tipo: attività sportive, attività ludiche e culturali. Donne: molti sono i progetti a sostegno delle donne in difficoltà che quotidianamente subiscono ogni tipo di violenza e altro».

«Con i Centri di accoglienza – prosegue – diamo assistenza a tante donne che altrimenti rimarrebbero nel buio con il loro dolore. Alcuni specifici progetti sono, altresì, rivolti ai non vedenti per dare loro la possibilità di potersi esprimere e partecipare a vario titolo con svariate attività. Non dimentichiamo, inoltre, i Centri di Aggregazione Giovanile dove, grazie ad una rete di attività sociale, diamo la possibilità a tanti giovani di trovare in questi centri accoglienza, dialogo, confronto. Non abbiamo dimenticato di rivolgere la nostra attenzione a tutti coloro che giornalmente frequentano determinati centri per potere trovare un pasto caldo. Con il Comitato per le Pari Opportunità sono stati avviati importanti punti di convergenza soprattutto per quel che riguarda la vita delle lavoratrici-madri ma anche per avviare tutti quei processi di rinnovamento anche avendo riguardo alle carriere apicali delle donne».

La Aliberti conclude aggiungendo che «è stato presentato al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale un importante progetto dal titolo Donne alla Pari che vede la conciliazione del ruolo di lavoratrice e di madre come una delle sfide più complesse. Il Progetto intende far fronte alle criticità trasversali alle varie zone del Paese nell’accesso al mercato del lavoro per donne con figli o con anziani o con persone diversamente abili da accudire, nel mantenimento del lavoro nel momento in cui i figli vengono messi al mondo e nell’accesso ai luoghi decisionali più alti. L’obiettivo è dunque quello di mettere le donne nelle condizioni di lavorare e di potere investire il proprio tempo anche nella formazione per acquisire le competenze necessarie per ricoprire ruoli di vertice e ciò attraverso la condivisione dei carichi familiari con le istituzioni ed il partnetariato sociale con l’erogazione di servizi attraverso la condivisione dei carichi familiari tra uomini e donne orientando gli uomini verso comportamenti più responsabili».

S.C.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007