Il project financing sui cimiteri arriva in Consiglio comunale

Il project financing sui cimiteri arriva in Consiglio comunale

Redazione

Il project financing sui cimiteri arriva in Consiglio comunale

mercoledì 14 Gennaio 2009 - 15:40

Oggi il delicato dibattito, voluto da 27 consiglieri, su un argomento nato nell'epoca Sbordone. Ripercorriamone le tappe

Dopo la prolungata pausa natalizia, torna a riunirsi il consiglio comunale. Lo farà oggi con una seduta che si preannuncia delicata, avendo all’ordine del giorno la valutazione sul project financing per l’ampliamento dei cimiteri comunali. Un dibattito fortemente voluto da Nello Pergolizzi e da altri ventisei consiglieri che hanno cofirmato la sua richiesta di convocazione urgente: Bruno Cilento, Vincenzo Messina, Ivano Cantello, Salvatore Serra, Nino Carreri, Sebastiano Tamà, Angelo Burrascano, Gaetano Isaja, Felice Calabrò, Benedetto Vaccarino, Domenico Guerrera, Giorgio Caprì, Nicola Barbalace, Emilia Barrile, Santi Zuccarello, Gaetano Caliò, Giovanni Cocivera, Giorgio Muscolino, Mario Rizzo, Gaetano Gennaro, Claudio Canfora, Antonio Spicuzza, Elio Sauta, Simona Contestabile, Antonio Barone, Nicola Cucinotta.

Come si può notare c’è un interesse bipartisan attorno alla vicenda. Nella richiesta si legge che «il buon senso dovrebbe portare l’amministrazione a ricercare un più ampio consenso al fine di evitare che pochi decidano su problemi particolarmente delicati per l’intera collettività», anche perché, sottolineano Pergolizzi e gli altri, «lo strumento del project financing non ha avuto esiti positivi in nessun settore di applicazione per il Comune di Messina», mentre «altre amministrazioni comunali hanno dichiarato non di pubblico interesse i project financing relativi a costruzione, ampliamento e gestione dei cimiteri». I consiglieri vorrebbero conoscere «le valutazioni economiche» che hanno portato a questa scelta, considerato che «la cessione dei servizi cimiteriali ai privati non comporti un vantaggio per il Comune che si vedrebbe privato di rilevanti introiti, oltre al sicuro danno per i cittadini i quali vedrebbero aumentare costi e disagi».

Il consiglio comunale, mai informato sull’iter del procedimento, «dovrebbe esprimersi prima che si approvi l’atto di aggiudicazione della gara e della stipula della relativa convenzione», da qui la necessità di convocare una seduta sull’argomento «al fine di esprimere alla giunta i propri orientamenti in merito alla possibilità di revocare l’aggiudicazione della gara». I cimiteri in questione, per la precisione, sono: Gran Camposanto, Castanea, Cumia, Faro Superiore, Gesso, Giampilieri-Molino, Massa Santa Lucia, Mili San Marco, Pace, Salice, Santa Margherita, San Paolo Briga e Santo Stefano.

L’iter di questa lunga storia parte nel dicembre del 2002, quando un raggruppamento di imprese composto dalla Alfano Spa di Arzano (Napoli), capofila, e da A&P s.r.l., Costruzioni s.r.l., Itaca s.r.l., Scurria Rosario s.r.l., Tornatore Associati s.r.l., fa pervenire una proposta per la concessione della costruzione e della gestione dell’ampliamento dei cimiteri comunali. Nel luglio del 2004 la proposta viene giudicata “fattibile- dal Rup e il 16 settembre 2004 il commissario Bruno Sbordone dichiara «di interesse dell’amministrazione la proposta per la concessione di costruzione e gestione dell’ampliamento dei cimiteri comunali di Messina», deliberando di «porre la stessa a base di gara» e dando mandato al direttore generale, all’epoca Gianfranco Scoglio, di predisporre gli atti per la scelta del concessionario.

Scoglio approva con propria determina il bando di gara nel gennaio 2005, dunque nasce un contenzioso dovuto all’ammissione alla gara dell’ATI CER, poi dichiarata illegittima sia dal Tar che dal Cga per il ricorso del raggruppamento Alfano, che dunque rimane l’unico partecipante alla gara stessa. Rimane da approvare l’atto di aggiudicazione di quest’ultima, ed è adesso che il consiglio comunale intende intervenire per chiarire tutti i contorni di un affare che, come è facilmente intuibile, si rivelerà milionario.

(foto Dino Sturiale)

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