Per i rappresentanti del civico consesso, il “cuore della città” caratteizzato da un'organizzazione archietettonica e struttuale di dubbio gusto. Pessime anche le condiizioni di manutenzione della piazza
Riqualificare Piazza Cairoli dalla A all Z. Questa, in estrema sintesi, il messaggio contenuto nell’interrogazione inviata al sindaco Buzzanca, al presindente del consiglio Previti e all’assessore all’arredo urbano Elvira Amata, dai consiglieri dell’Mpa Tamà e Restuccia, del Pdl Capurro e dell’Udc Cilento. I rappresentanti del civico consesso, a distanza di dieci anni dai lavori che hanno dato un nuovo volto a piazza Cairoli anche in considerazione del passaggio della linea tranviaria, propongono la revisione completa dell’architettura del centro della città, ipotizzando «la partecipazione a bandi-concorso locali o su scala nazionale per sviluppare idee e progetti che, comunque, dovranno essere vagliati sul piano tecnico-politico prima di adottare quello più idoneo e congruo ciò in base ai concetti espressi e, non ultimo, in ottemperanza a criteri di buon senso estetico-funzionale che non mortifichino l’ambiente e le tradizioni della città»
Tanti gli “appunti” che i consiglieri avanzano rispetto all’organizzazione architettonica e strutturale della piazza, a cominciare da un arredo urbano che, a detta degli stessi, dovrebbe essere destinato «ad un uso confortante da parte dei cittadini e, quindi, funzionale. Ma esso deve anche richiamare un comprovabile e condivisibile ”senso estetico” riportando alla memoria il valore storico di Messina. Invece – continunano Tamà, Restuccia, Capurro e Cilento – gli interventi di riammodernamento ne hanno cambiato il volto morfo-strutturale con l’utilizzo di nuovi materiali e nuove dislocazioni di elementi di dubbio valore estetico-funzionale». I consiglieri passano dunque in rassegna quelli che considerano i -difetti- architettonici della piazza: fra questi «il lugubre portalone d’acciaio smaltato in nero alto circa 12 metri e largo 24 sotto cui passano i binari del tram, una sorta di “portale simbolico“ che, a dire del progettista, segue la “prospettiva mare-monti“. Tale costruzione avveniristica, se più apprezzata in altre Città del Nord-Europa, stona con il contesto architettonico e non trova alcun elemento di buon senso lasciando esterrefatti per l’improntitudine una larga fascia di cittadini».
Ma aldilà di pure questioni “estetiche”, secondo i consiglieri le condizioni della piazza lasciano a deisderare anche dal punto di vista della manutenzione. Si legge sempre nell’interrogazione: «Allo stato attuale le basi dei 4 piloni evidenziano i segni del tempo e dell’incuria, per la presenza di ruggine; per l’arredo sono state utilizzate panchine senza spalliere e una pavimentazione in parquet causa di frequenti cadute per scivolamento o per inciampo di cittadini ignari, che hanno presentato al Comune relativa richiesta di risarcimento».
Nell’ottica di un complessivo “restyling” di Piazza Cairoli, i rappresentanti comunali propongono anche l’istituzione di un punto di informazione per turisti con possibile integrazione, sul piano strutturale-architettonico, di un sistema di servizi pubblici igienici adeguatamente gestiti anche per conto di privati.
(foto Dino Sturiale)
