Provincia. Caccia alle risorse per ovviare ai danni del maltempo

Provincia. Caccia alle risorse per ovviare ai danni del maltempo

Redazione

Provincia. Caccia alle risorse per ovviare ai danni del maltempo

martedì 23 Dicembre 2008 - 17:06

Il consiglio approva all'unanimità l'ordine del giorno presentato da Cerreti. Ricevuto, oggi presente in aula, il 29 incontrerà la deputazione nazionale. Il sindaco di Falcone chiede interventi urgenti e attacca Bertolaso

Il consiglio provinciale riunito in convocazione straordinaria e urgente, ha approvato all’unanimità, 24 voti su 24 presenti, un ordine del giorno proposto dal consigliere dell’Mpa Carlo Cerreti, che impegna il Presidente Nanni Ricevuto ad attivarsi presso la deputazione nazionale affinché si trovino le risorse necessarie per affrontare la grave situazione d’emergenza ambientale. Una situazione difficile per alcune zone della città ma soprattutto per tanti centri della provincia, soprattutto sulla sponda tirrenica. La seduta giusta per Ricevuto, data l’importanza, per tornare in aula. Presidente che si è detto subito disponibile ad affrontare le questioni in maniera compatta con il consiglio e con i sindaci, anch’essi presenti in aula in buon numero. Il numero uno di palazzo Dei Leoni ha ottenuto parecchi attestati di riconoscimento da parte di tutti gli intervenuti per la celerità e la disponibilità durante i concitati momenti successivi al disastro che ha colpito tutto il Messinese. Ma c’è di più: per il numero uno di palazzo Dei Leoni oggi il dato è anche politico, dettato dall’unità di tutti i gruppi nel riporre fiducia nel suo operato. Ma andiamo con ordine.

I CONSIGLIERI

Il primo ad intervenire è Carlo Cerreti, che prima di relazione sull’Ordine del Giorno invita l’aula ad osservare un minuto di raccoglimento per le vittime dell’incidente verificatosi a Terme Vigliatore. Il rappresentante dell’Mpa spiega poi: «Dalle prime stime fatte dalla protezione civile i danni nel territorio si aggirerebbero intorno ai 300 milioni di euro. Ma è evidente che da quanto è emerso ci sarebbero difficoltà ad ottenere questi fondi dalla Regione. L’ente provinciale si è già impegnato per circa 800 mila euro sugli interventi di somma urgenza, ma si arriverà a circa 2 milioni, così come preventivato dal dirigente del settore suolo e protezione civile della Provincia Giuseppe Celi». Nel documento si condivide anche, anzi si rafforza, la richiesta inoltrata dall’Ente sullo Stato di calamità naturale e si chiede di attivare presso l’Amministrazione un centro operativo per il costante monitoraggio delle vie di de fruizione delle acque piovane e dello stato di sicurezza delle strade agricole e delle vie di fuga con i maggiori centri e le strutture ospedaliere.

A seguire prenderanno la parola quasi tutti i capigruppo, che avvaloreranno quanto sostenuto da Cerreti, sottolineando a più riprese la tempestività dell’amministrazione. A testimonianza dell’unità odierna della maggioranza, l’intervento molto interessante del capogruppo di Gioventù della Libertà Pino Galluzzo, uno di quelli che come Cerreti, è stato anche critico con l’amministrazione in alcuni casi. “La nostra è una provincia vulnerabile su diversi fronti. Abbiamo subito gli incendi d’estate, alluvioni anche nella zona jonica, siamo a rischio più di ogni altra provincia siciliana sul fronte ambientale, sia per quanto riguarda il sottosuolo che nell’aria. Ma non dimentichiamoci la conformazione territoriale dal punto di vista vulcanico. Ciò che è successo fa emergere che il territorio probabilmente non è pronto a fronteggiare le situazioni di emergenza, ma non si può permettere che si muoia perché non si riesce a garantire l’incolumità ai nostri cittadini-. La proposta è dunque una task force che parta da ciò che è avvenuto e programmi una serie di più importanti incontri per far sentire la voce delle nostre comunità.

Più pepato l’intervento di Pippo Rao: “Mi dispiace rompere il quadro idilliaco. Ci chiediamo, ci sono delle colpe o vogliamo ridurre tutto al fato? Possiamo fare l’ennesima scenata coreografica, una passerella votando l’ordine, dire ognuno la propria e poi i sindaci torneranno nelle loro comunità, con alcuni articoli nei giornali, ribadendo che hanno fatto ciò che hanno potuto ma poi si ritroveranno nella stessa situazione il prossimo anno. C’è da chiedersi: ci sono delle responsabilità politiche? Secondo me sì-. E prosegue rivolgendosi a Ricevuto: “Sappiamo che amministri da poco, ma sono passati sei mesi e la scusa delle passate legislazioni non potrà essere usata più. Dovrai dare risposte. Evitiamo che l’agenda politica venga dettata delle tragedie e dalle disgrazie-.

I COMUNI

Dopo i capigruppo è il turno dei rappresentanti dei comuni più colpiti. Va per primo al microfono il deputato regionale e assessore alla Protezione Civile del Comune di Messina Fortunato Romano, per delega del sindaco Giuseppe Buzzanca.“I danni riferiti alla città si aggirano intorno ai 100 milioni di euro – ha spiegato. E’ vero che alcuni interventi appaiono come urgenti, ma mi piacerebbe parlare di tutela del territorio fuori dalle emergenze. Bisognerebbe stare tutti più attenti, perché le responsabilità possono essere di tutti, dai cittadini fino a chi rilascia le concessioni, quando si interviene sui torrenti, etc. La mia proposta è l’adozione di un piano di protezione civile, se il caso provinciale-.

A seguire il sindaco del comune di Falcone Cirella, il paese più disastrato. “Porto lo sconcerto di tutti i sindaci interessanti, per la relazione estremamente superficiale del sottosegretario Bertolaso. Essere liquidati in 17 righe non è una bella cosa. La politica deve fare il proprio corso, la provincia è stata delegata a coordinare gli interventi, però ritengo che noi sindaci abbiamo oggi necessità di risposte concrete, immediate e dirette. Noi che abbiamo spalato il fango, adesso vogliamo dare ai nostri cittadini certezze.

IL PRESIDENTE

Un Ricevuto a tutto campo, che ha messo sul piatto da subito le prossime operazioni da portare a compimento, secondo il ruolo di coordinatore dell’emergenza attribuitogli da Raffaele Lombardo.

Immediato ok ad un confronto con la deputazione nazionale, che presumibilmente si terrà il prossimo 29 dicembre. Su indicazione del consigliere Matteo Francilia verrà invitato anche Francantonio Genovese, in rappresentanza dell’opposizione. E nello stesso giorno, come sollecitatogli da più parti, si terrà anche un incontro con i dirigenti dei comuni, della provincia, del Genio Civile, della Protezione Civile e dell’Anas, che per il presidente deve essere coinvolta.

Per Ricevuto l’intensità delle piogge ha avuto senza dubbio caratteristiche eccezionali, ma rimane l’invito alle amministrazioni locale ad essere vigili sulle attività umane, non naturali, per prevenire situazioni drammatiche.

Sul piano economico ha poi spiegato che verranno utilizzati 800 mila euro del fondo di riserva, e già da questi si cominceranno a produrre le prime azioni. Ma bisognerà cercare altre risorse, come ad esempio quelle provenienti dalla Legge 183, che dà sostegno all’assetto dei suoli e che nella nostra provincia non è mai stato messo in funzione. Ma necessario sarà un piano di interventi complessivo e condiviso, senza che vi siano centri privilegiati.

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