Governo cittadino in stand-by, per gli assessori dei due enti Buzzanca e Ricevuto devono far quadrare i conti con i dati sul consiglio comunale. Tanti in bilico, da Daniela Bruno a Pietro Currò.
Troppi nodi da sciogliere, e la città aspetta. Sebbene la legge regionale dica che sindaco e presidente della Provincia debbano provvedere a nominare le rispettive giunte entro dieci giorni dalla proclamazione della loro elezione, ancora oggi nessuna novità ufficiale si registra sugli assessori di Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni. Il termine, che secondo qualcuno non sarebbe -perentorio-, è già trascorso, ma è chiaro ormai a chiunque che per l’assetto definitivo delle squadre di governo di Buzzanca e Ricevuto si dovrà attendere il responso dell’urna per quel che riguarda il consiglio comunale. I lavori del seggio centrale riunito da giorni nell’aula consiliare di Palazzo Zanca dovrebbero concludersi, salvo imprevisti, giovedì, mentre la proclamazione dei 45 consiglieri eletti dovrebbe avvenire venerdì. Si presume dunque che già nel week-end la coalizione di centrodestra potrà fare il punto della situazione e dirimere gli ultimi nodi.
Se quello della vicesindacatura sembra ormai sciolto, con Giovanni Ardizzone dell’Udc in attesa ormai soltanto dell’ufficialità, meno scontata è la vicepresidenza della Provincia, fino a qualche giorno fa data per certa all’assessore uscente dell’Mpa Daniela Bruno. Voci insistenti dicono che la posizione della Bruno sia tra quelle in bilico, così come quelle di altri esponenti del partito autonomistico, che proprio ieri, è bene ricordarlo, ha dovuto registrare le dimissioni da commissario provinciale di Carmelo Lo Monte, il quale in queste ore starebbe riflettendo sulla richiesta di dietro front giunta dalla segreteria messinese. In realtà la componente legata a Cateno De Luca starebbe conquistando terreno all’interno dell’Mpa, e proprio dall’appena rieletto sindaco di Fiumedinisi dovrebbe giungere l’indicazione per un nome nuovo, un giovane avvocato a quanto pare, per la giunta Buzzanca, in sostituzione di Anna Retto (che rischia di rimanere fuori anche dalla Provincia) e in aggiunta a Pinella Aliberti. Sempre all’Mpa dovrebbe andare la presidenza del consiglio comunale, con in pole position Pippo Previti, che in questa maniera rinuncerebbe al posto da assessore designato. Questo creerebbe qualche problema al quinto più votato della lista Mpa dove lo stesso Previti risulta primo: uno tra Alessandro La Cava e Antonino Spicuzza rimarrebbe fuori.
La presidenza del consiglio provinciale, invece, dovrebbe andare all’Udc, e in particolare alla corrente Naro con Enzo La Rosa. Corrente di cui fa parte il segretario cittadino della Vela Carmelo Santalco. Quest’ultimo è anch’egli in stand-by, dopo le voci iniziali che lo volevano vice di Buzzanca, ruolo per il quale è stato scavalcato dal collega, corrente D’Alia, Ardizzone. Per Santalco si profila un compito da semplice consigliere comunale, a meno che non gli venga affidato qualche incarico -esterno- in una delle partecipate. Nel Pdl i tasselli sembrano ormai messi al loro posto, con assessorati più che probabili per Pio Amadeo (ma alla Provincia), Orazio Miloro, Giovanna Crifò e Pippo Capurro. Fuori dai giochi, quasi certamente, il designato Igor Germanà, confermati invece Elvira Amata e Pippo Rao. In bilico anche Pietro Currò, anche lui tra i designati prima delle elezioni: il suo Pri avrebbe raccolto troppo poco (nemmeno un seggio) secondo i vertici della coalizione.
Un puzzle molto complicato da comporre, che oltre agli assessorati, va detto, contempla anche le partecipate. Si dovrà attendere la fine dell’estate per conoscere i nuovi vertici delle municipalizzate? L’Atm, ad esempio, è stata commissariata, ma dagli uffici dell’azienda proprio oggi ci dicono che «l’ing. Manna (nominato commissario speciale) non si è ancora insediato». Dopo mesi di commissariamento, probabilmente la città meritava di riavere prima possibile e in tempi più celeri un vero governo in città. E invece, nonostante il sindaco Buzzanca avesse annunciato l’ingresso in giunta di tecnici (dove sono? e quale partito lascerà libere le proprie caselle per far loro posto?), si attende il classico gioco delle parti tutto politico e basato solo ed esclusivamente sul contributo numerico portato nella competizione elettorale. Un gioco non certo facilitato da una macchina burocratica degna della preistoria.
(nelle foto di Dino Sturiale, Buzzanca e Ricevuto e la giunta designata del neo sindaco)
