Parte delle delibere andrebbero a regolarizzare pagamenti già effettuati con determine dirigenziali, eppure...Il dirigente Calabrò: «Escluse responsabilità contabili-amministrative dei consiglieri». Muscarello (Udc): «Celerità, onde evitare procedimenti pignorativi»
Per qualcuno ciò che è accaduto e sta accadendo alla Provincia ha del paradossale. Richieste risarcitorie, pari anche a sole 300 euro, trasformate in cause giudiziarie dal valore di migliaia di euro. E’ il grave caso dei debiti fuori bilancio, bubbone che si sta ingrossando sulla scia del mancato riconoscimento in consiglio. Sono numerose le delibere per il riconoscimento di debiti fuori bilancio presentate dal dirigente degli Uffici Finanziari, Antonino Calabrò, che afferiscono a pagamenti di sentenze esecutive dell’Autorità Giudiziaria, comportanti il pagamento di somme di denaro a vari aventi diritto.
Parte di queste proposte andrebbero a regolarizzare pagamenti già effettuati con determinazioni dirigenziali, eseguite sulla scorta della delibera di Giunta n. 133 del 16 maggio 2006 (giunta Leonardi), la quale aveva fatto propria la deliberazione n. 2/2005 della Corte dei Conti. Per evitare lungaggini burocratiche ed essendoci la copertura finanziaria, i dirigenti preposti hanno infatti, in passato, pagato debiti derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi senza aspettare la deliberazione del Consiglio così come previsto ai sensi dell’art. 194 del D.l. 267 del 2000. La rimanente parte dei debiti invece, concerne il riconoscimento, come fuori bilancio, di un debito non ancora estinto e per il quale occorre individuare la copertura finanziaria.
In una lettera inviata al presidente del consiglio provinciale, Salvino Fiore, il dirigente degli Uffici Finanziari, Antonino Calabrò scrive: «In entrambi i casi il consiglio provinciale deve riconoscere i debiti, restando la facoltà di deliberare l’invio degli atti alla Corte dei Conti». A fargli eco il consigliere provinciale dell’Udc, Antonino Muscarello, che commenta: «Non v’é alcun dubbio che il consiglio provinciale debba riconoscere detti debiti e farlo anche con un certa celerità, nel supremo interesse dell’Ente Provincia, onde evitare l’esplosione di procedimenti pignorativi. Vi sono da esaminare, tra le tantissime proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio, delibere senza copertura finanziaria e per le quali non sarà possibile effettuare il pagamento senza il riconoscimento e la necessaria copertura finanziaria, con il rischio che, trascorsi il termine di 120 giorni previsto dalla legge, vi saranno ulteriori aggravi di spese legali, interessi e rivalutazioni, configurandosi di fatto ipotesi di responsabilità per danni erariali del consiglio provinciale».
Calabrò prova a rassicurare proprio il consiglio: «I chiarimenti da me trasmessi ritengo possano ritenersi sufficienti ad escludere che sui consiglieri possano gravare responsabilità alcuna di natura contabile-amministrativa». E mentre ancora l’opposizione attende da Ricevuto segnali in merito alla Commissione Strade, caduta nel vuoto dopo le promesse del presidente di occuparsi personalmente della vicenda, Muscarello lancia un’altra idea riguardante la situazione dei debiti fuori bilancio: «Si potrebbe anche istituire una commissione consiliare per valutare le responsabilità e l’efficacia della azioni conciliatorie espletate dagli uffici».
