La Provincia manifesta solidarietà all'Università. Ecco l'ordine del giorno

La Provincia manifesta solidarietà all’Università. Ecco l’ordine del giorno

Redazione

La Provincia manifesta solidarietà all’Università. Ecco l’ordine del giorno

giovedì 11 Dicembre 2008 - 12:46

In tempo reale vi proponiamo il testo approvato oggi dal consiglio provinciale. Un documento che è anche un segnale politico, vista la coesione tra l'opposizione e la maggioranza (e i gruppi della maggioranza stessa)

Un documento che lancia un segnale forte in quanto proveniente da un organo istituzionale. Un documento condiviso, che ha anche una valenza politica in quanto i gruppi della maggioranza e dell’opposizione sono riusciti a compattarsi per manifestare la propria solidarietà agli studenti dell’Università di Messina, avvolta nelle ultime settimane dal clamore mediatico delle trasmissioni nazionali. Stamattina il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per manifestare solidarietà agli studenti del nostro ateneo, dopo il dibattito aperto ieri in aula a seguito dell’articolo 23 del consigliere Pino Galluzzo, uno di quelli che in questi mesi non le ha mandate a dire e ha bacchettato di frequente anche l’amministrazione. In questo caso invece, tutti i gruppi si sono dimostrati convergenti e uniti per una causa che toccava da vicino entrambi i rappresentanti degli schieramenti: il titolo di studio da tutelare e soprattutto i sacrifici dei tanti ragazzi che in questi anni ce l’hanno messa tutta per laurearsi.

Tempostretto.it, praticamente in tempo reale, vi offre il testo redatto dal consigliere della Gioventù della Libertà Ciccio Rella, come detto condiviso da tutti i gruppi consiliari: “Premesso che nelle ultime settimane l’Università degli studi di Messina si è trovata al centro delle attenzioni dei media locali e nazionali per presunte irregolarità verificatesi durante l’espletamento dei concorsi per l’accesso all’insegnamento e ricerca universitari; che tale accanimento mediatico verso l’istituzione universitaria di Messina nel suo complesso rende necessario ristabilire chiarezza, trasparenza per la dignità dell’Ateneo in questione; che qualora vi siano state delle irregolarità nelle procedure concorsuali dell’Università non dovranno assolutamente essere sottaciute bensì, grazie all’operato della magistratura, denunciate individuando gli eventuali responsabili e le storture del sistema; che al contempo, sino a quando non si arrivi ad un grado definitivo di giudizio, va sicuramente fatta salva la presunzione di innocenza per tutti i soggetti coinvolti dalle inchieste giudiziarie; che tale clamore mediatico ha, ad oggi, minato unicamente la spendibilità e la credibilità del titolo di laurea conseguito dagli studenti messinesi che sono le vere vittime del sistema, essendo il termine ultimo della formazione e non parte attiva nell’amministrazione dell’Università.

Considerato che una fase così delicata della formazione nella provincia di Messina necessita del ruolo attivo di tutta la società civile, ma in particolar modo di chi svolge un ruolo pubblico elettivo; la vicenda relativa all’Università, ribattezzata da qualcuno come il nuovo “caso Messina-, non si risolverà sicuramente in poche settimane, ma deve essere costantemente attenzionata, (in considerazione di ciò non si ritiene tardivo tale ordine del giorno) cercando delle possibili soluzioni tendenti a confermare il ruolo prestigioso che l’Ateneo, di storica tradizione, ha ricoperto per diversi decenni e che ancora oggi probabilmente gli spetta, visto l’alto livello di ricerca e formazione che continua a mantenere.

Il Consiglio esprime piena solidarietà agli studenti dell’Università degli studi di Messina per il rischio di delegittimazione ricevuta dai media nazionali, nello specifico in merito alla spendibilità di un titolo di studio, conseguito o da conseguire, che potrebbe immotivatamente perdere, nel giudizio generale, parte del proprio peso specifico, studenti che hanno diritto ad una formazione che miri alla meritocrazia, contrasti fenomeni perversi come quello del nepotismo, e crei condizioni di migliori opportunità per l’ingresso nel mondo delle professioni e del lavoro e chiede che il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, invii la Commissione Ministeriale competente all’Università di Messina, al fine di analizzare e fare chiarezza in modo completo sullo status quo dell’Ateneo per poter definitivamente respingere la cultura del sospetto che lo investe da tempo, individuando però eventuali responsabilità da perseguire, e riconsegnando dignità e rispetto alla parte sana dell’Università, in primis gli studenti-.

Correlata in basso l’articolo sul dibattito in aula tenutosi ieri

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