La Provincia di Messina all’Assemblea dell’Upi: precise richieste e garanzie per l’alluvione

La Provincia di Messina all’Assemblea dell’Upi: precise richieste e garanzie per l’alluvione

La Provincia di Messina all’Assemblea dell’Upi: precise richieste e garanzie per l’alluvione

giovedì 10 Dicembre 2009 - 14:29

Nel pomeriggio Ricevuto a Roma. Il presidente “spingerà” il documento sottoscritto dai consiglieri presenti: certezza su fondi per messa in sicurezza territorio e ripresa attività, sospensione pagamenti, deroghe patto di stabilità comuni, l’Ente come soggetto attuatore emergenza

E’ iniziato ieri presso l’Auditorium della Tecnica di Viale Tupini a Roma, la XXXII Assemblea Generale Congressuale dell’Unione delle Province d’Italia (U.P.I.) a cui parteciperà in giornata il presidente della Provincia regionale Nanni Ricevuto e che vede presenti quasi mille amministratori provinciali provenienti da tutta Italia. I lavori sono stati aperti dal saluto del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, mentre il Governo è rappresentato dal Ministro per le Regioni, Raffaele Fitto. Presente e corposa anche le delegazione del Consiglio Provinciale messinese, che ha sottoscritto un documento sull’alluvione dello scorso 1 ottobre inviato al presidente dell’Assemblea Congressuale, al presidente dell’Upi e ai presidenti delle province italiane e che verrà “lanciato” questo pomeriggio da Ricevuto.

Il disastro è avvenuto in una zona a elevato rischio idrogeologico, già colpita in precedenza da eventi franosi e alluvionali, ed ha causato oltre ad ingenti danni economici 31 morti, 6 dispersi ed oltre 1000 sfollati – si legge nel testo della missiva -. Notizie poco accorte e superficialmente approfondite hanno evidenziato nell’abusivismo la causa del disastro, con una distorsione mediatica dei fatti, che ha causato la scarsa attenzione e l’attenuata solidarietà messa in essere rispetto ad altre tragiche vicende. Per questo diventa indispensabile ridefinire le priorità d’interventi per il territorio messinese, mettendo al primo posto rispetto a qualunque altro tipo d’intervento programmatico e finanziario o di progetti infrastrutturali, la messa in sicurezza dello stesso, e la creazione di condizioni che riportino la realtà economica e sociale delle comunità colpite a livelli sostenibili e di sviluppo.

I consiglieri sottolineano poi le varie concause individuate che hanno provocato la tragedia: l’abbandono del territorio in termini di coltivazione agricola e gestione forestale, specie dopo i ripetuti incendi degli ultimi decenni che hanno depauperato le difese naturali del territorio; l’intensificarsi degli eventi di piogge torrenziali; l’estrema lentezza burocratica nella definizione e messa a punto dei piani di protezione ambientale e di messa in sicurezza del territorio; la riduzione delle dotazioni finanziarie occorrenti allo scopo, dovuto a esigenze di programmazione finanziaria nazionale, regionale o locale; un’urbanizzazione cresciuta con scarsa attenzione nei confronti della natura dei terreni e delle particolari condizioni idrogeologiche.

Le richieste sono dunque in buona parte specchio di quanto sopra. Un vero e proprio “malloppo” con il quale si sollecita (previa approvazione e condivisione dell’assemblea):

– solidarietà alle comunità colpite, con concrete azioni da attivare a favore delle stesse;

– misure chiare da parte del Governo Nazionale e del Parlamento, con l’individuazione certa di adeguate risorse finanziarie (rispetto all’entità dei danni) e dei processi da attivare per la messa in sicurezza dei territori e degli interventi atti a ricreare condizioni sociali ed economiche per la ripresa e lo sviluppo di quei territori;

– la sospensione del pagamento di tasse ed imposte almeno per tutto il 2010 per le zone colpite dall’alluvione, per permettere al tessuto imprenditoriale di tornare al più presto alla normalità;

– sospensione del pagamento, per tutto il 2010, delle rate semestrali di ammortamento dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, al fine di avere maggiori disponibilità economiche per ripristinare con urgenza la rete viaria anche per il collegamento delle frazioni, la rete idrica, fognaria e l’impianto di pubblica illuminazione senza alcun aggravio di interessi di sospensione;

– deroghe al Patto di stabilità per i Comuni colpiti dall’alluvione e per la Provincia Regionale di Messina, al fine di non considerare all’interno del patto di stabilità le spese ordinarie e straordinarie sostenute da tutti gli enti coinvolti dall’alluvione;

– l’individuazione della Provincia Regionale di Messina come soggetto attuatore nella gestione commissariale per l’alluvione, per le infrastrutture di competenza della Provincia, oltre che per svolgere quale ente sovra comunale, il ruolo indispensabile di coordinamento operativo e gestionale nei territori della proprio territorio colpiti dal disastro, oltre che per ricreare condizioni infrastrutturali adeguate alla rete viaria provinciale pesantissimamente colpita, e fondamentale non solo ai fini dei collegamenti, ma anche e soprattutto per l’effettiva valenza dei piani di protezione civile (rischi idrogeologici e sismici), oltre che per il rilancio e lo sviluppo economico-sociale dei territori.

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